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ZURIGOPagate pochi franchi, costose e nemmeno di qualità

24.04.24 - 18:47
"Kassensturz" testa 14 tra le sneakers più popolari. Un terzo di queste, nonostante il prezzo di vendita, riceve un voto insufficiente.
Imago
Fonte Red
Pagate pochi franchi, costose e nemmeno di qualità
"Kassensturz" testa 14 tra le sneakers più popolari. Un terzo di queste, nonostante il prezzo di vendita, riceve un voto insufficiente.

ZURIGO - "Kassensturz" e "K-Tipp" hanno inviato 14 delle sneakers più vendute a un laboratorio di scarpe per testarne la robustezza. Sono state testate la resistenza alla flessione e all'abrasione della suola, la robustezza del rivestimento del tallone e la presenza di residui della produzione potenzialmente nocivi. Ciò che è degno di nota è che oltre un terzo delle sneakers non supera il test.

MARCAMODELLOVOTOGIUDIZIO
PUMASuede Classic5,5Molto buono
ADIDASStan Smith Primegreen FX 55025,5Molto buono
VICTORYSneaker4,6Abbastanza buono
LACOSTELineset4,6Abbastanza buono
REEBOKClassic Leather unisex4,5Abbastanza buono
VEJAV-10 Chromfree Leather4,3Abbastanza buono
NEWFEELWalk Protect Mesh4,1Abbastanza buono
ONThe Roger Advantage4,0Abbastanza buono
BOSSSneaker Blake Tenn4,0Abbastanza buono
ASICSJapan S3,8Insufficiente
NIKEAir Force 1 '073,4Insufficiente
CONVERSEAll Star OX3,1Insufficiente
NEW BALANCEU 5742,9Insufficiente
GEOXNebula2,9Insufficiente

New Balance e Geox le peggiori - Geox e New Balance hanno ottenuto i risultati peggiori con un voto di 2,9 per entrambi i modelli testati (U 574 e Nebula). Entrambe le sneakers hanno avuto esito negativo al test di flessione: su Geox si è staccato un pezzo di suola, su New Balance si è formato uno spacco. Geox - l'unico produttore che ha voluto commentare la sua valutazione insoddisfacente - ha riferito di non essere a conoscenza di questi difetti, ma verificherà i risultati dei test.

Anche la Nike Air Force 1 '07 ha subito danni alla suola, mentre il materiale della tomaia delle Converse All Stars era completamente consumato e il rivestimento interno delle Asics Japan S non ha resistito alle prove. Le scarpe più costose testate, Hugo Boss e On (rispettivamente 230 e 190 franchi), hanno ottenuto a malapena la sufficienza, .

Adidas e Puma ottengono i risultati migliori - Puma Suede Classic e il modello Stan Smith di Adidas si sono dimostrate le migliori. Hanno superato i test di robustezza e non sono state trovate sostanze nocive al loro interno.

Costano 19 franchi, vendono vendute a 190 - C'è poi un altro aspetto che va valutato, in parte già noto. Sappiamo infatti come scarpe che nelle vetrine hanno prezzi molto elevati non sempre equivalgano a prodotti dall'alto costo per il produttore.

Ciò vale per la società svizzera On, così come per anche altri marchi quali Adidas, Nike e Puma.

Un esempio: l'impresa zurighese On - che conta fra i suoi comproprietari anche l'ex campione di tennis Roger Federer. Il modello Roger Advantage, prodotto in Vietnam al costo di soli 19 franchi, viene venduto a un prezzo dieci volte superiore.

Ma, come rivelano documenti doganali confidenziali visionati da k-Tipp, anche altri produttori di scarpe sportive guadagnano molto sfruttando questo modello commerciale.

Esempi? Le Puma Suede Classic vengono fabbricate in Indonesia a 7 franchi, e vendute a un prezzo 15 volte superiore (110 franchi). Per non parlare delle famosissime Adidas Stan Smith Primegreen FX5502, la cui produzione in Vietnam costa meno di 6 franchi, e schizza a 130 per chi sceglie di indossarle. Decuplicato, come per le ON, anche il prezzo delle Nike Air Force 1 '07 che va dai 14 franchi per produrle ai 140 per acquistarle. Lievita pure il prezzo delle Reebook Classic Leather, da 14 a 110 franchi.

Si comporta meglio Dechatlon, che paga di più la produzione e guadagna di meno alla vendita. Almeno per i modelli Kiprun Long 2 Damen (prodotto a 28 franchi e venduto a 60 franchi), Kiprun KS 500 2 Herren (da 22 a 85 franchi), e Newfeel Walk Protect Mesh (da 12 a 40 franchi).

Un minor guadagno risulta anche per le Converse All Star OX (prodotte a 25 franchi e vendute a 85). Il miglior rapporto produzione-vendita? Con il marchio Victory, che fabbrica a 8 franchi e vende a 30.

Contattata da K-Tipp Adidas giustifica i suoi prezzi con il fatto che i costi di produzione costituiscono solo una parte del prezzo finale: si aggiungono infatti gli oneri di ricerca e sviluppo, progettazione, trasporto, vendita e marketing. Da parte sua invece Decathlon afferma di controllare l'intera catena del valore, motivo per cui non deve fare i conti con margini intermedi, mentre Dosenbach spiega il prezzo delle sue scarpe da ginnastica Victory con un'elevata disciplina dei costi.

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