L'associazione si oppone a un testo che «metterebbe in pericolo la sovranità svizzera» e chiede venga sottoposto al Parlamento.
BERNA - L'associazione Pro Svizzera ha consegnato oggi ai servizi parlamentari una petizione munita di 37'637 sottoscrizioni denominata "Trattato OMS sulle pandemie - no grazie". I firmatari chiedono che l'accordo dell'OMS sulle pandemie venga sottoposto al Parlamento e non venga firmato. Sulla tematica anche HelvEthica Ticino aveva presentato un'interpellanza al Consiglio di Stato.
In una nota, Pro Svizzera afferma che la Svizzera sta negoziando dal 2021 con gli altri Stati membri dell'OMS l'adeguamento delle norme sanitarie internazionali e un nuovo trattato sulle pandemie. Secondo l'associazione questo nuovo accordo "mira a stabilire regole vincolanti per le pandemie, che prevalgano sulle leggi nazionali". Insomma, per Pro Svizzera l'accordo avrebbe de facto «carattere di legge per la Svizzera».
Il problema, stando all'associazione, è che il previsto accordo sulle pandemie contiene numerosi elementi critici, come «l'obbligo per gli Stati firmatari di influenzare la comunicazione pubblica, invalidare le voci critiche e combattere le informazioni false o fuorvianti o la disinformazione». Le opinioni critiche sono tuttavia importanti in una democrazia, sostiene il consigliere nazionale Franz Grüter (UDC/LU), citato nel comunicato.
Da notare che la posizione di Pro Svizzera rispecchia una recente decisione del Consiglio nazionale: mercoledì di settimana scorsa la Camera del popolo ha adottato - con 116 "sì" e 69 "no" - una mozione UDC (che deve ancora essere sottoposta al Consiglio degli Stati) che domanda al Consiglio federale di sottoporre al Parlamento un eventuale accordo con l'OMS che potrebbe successivamente obbligare la Svizzera ad adottare disposizioni di natura non vincolante (soft law).
Spiegando la posizione del governo, la ministra della sanità Elisabeth Baume-Schneider aveva affermato che i negoziati per questo nuovo accordo sono ancora in corso (la loro conclusione è prevista per maggio). In ogni caso, aveva detto la consigliera federale, in quanto Stato membro sovrano la Svizzera è libera di firmare e ratificare un trattato. Berna deciderà non appena sarà noto il contenuto finale e valuterà se sottoporre l'accordo all'approvazione del Parlamento.
Poiché si tratta di elementi giuridicamente vincolanti, questa possibilità è probabile, aveva aggiunto Baume-Schneider, precisando che su questo dossier il Consiglio federale vuole essere il più trasparente possibile. Per la ministra della sanità, a prescindere dal risultato delle discussioni, il nuovo trattato non avrà tuttavia alcun impatto sulla sovranità della Confederazione in materia di politica sanitaria. Anche i diritti fondamentali saranno garantiti.
Pro Svizzera è un'organizzazione nata nell'ottobre 2022 dall'unione di Azione per una Svizzera indipendente e neutrale (ASNI), No alla strisciante adesione all'Ue e l'Associazione degli imprenditori contro l'adesione all'Ue.