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Rivisti gli accordi di polizia: novità sulle indagini sotto copertura e protezione dei testimoni.
BERNA/BERLINO - Traffico di esseri umani, narcotraffico, assalti agli sportelli automatici, atti terroristici, estremismo violento e commercio illecito di armi: le reti criminali non conoscono frontiere, né cantonali né nazionali. Sussistono infatti numerose correlazioni con la criminalità tra la Svizzera e i suoi Paesi limitrofi, compresa la Germania.
Nella lotta contro la criminalità transfrontaliera sono quindi fondamentali uno stretto scambio di informazioni e una cooperazione efficace in materia di polizia. Germania e Svizzera hanno rivisto insieme l’accordo di polizia del 2002, adeguandolo alle sfide odierne.
«L’accordo modificato entra in vigore il 1° maggio 2024 - si legge in una nota del Dipartimento federale di giustizia - tra le altre cose, semplifica le osservazioni transfrontaliere e le indagini sotto copertura, tese a contrastare la criminalità internazionale, rafforza la protezione dei testimoni e delle vittime e getta le basi per una più stretta cooperazione in situazioni di crisi».
Tra le novità disciplinate dall'accordo anche «il distacco di agenti di collegamento» e «la cooperazione in materia di infrazioni stradali». L'attuale accordo di polizia disciplina già lo scambio di dati sui veicoli e sui loro detentori così come la trasmissione delle multe. Le persone domiciliate in Germania che vengono multate in Svizzera ricevono infatti già la multa al proprio domicilio. L'accordo di polizia riveduto disciplina ora pure l'esecuzione delle multe.
