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SVIZZERAModifica LAMal: referendum riuscito

30.04.24 - 15:12
La Cancelleria federale: «56'960 delle 57'241 firme presentate sono valide».
Ti-Press
Fonte ats
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La Cancelleria federale: «56'960 delle 57'241 firme presentate sono valide».

BERNA - Il popolo sarà chiamato a dire la sua sul finanziamento uniforme delle cure sanitarie: il referendum lanciato dal Sindacato svizzero dei servizi pubblici (VPOD/SSP) è formalmente riuscito: 56'960 delle 57'241 firme presentate il 18 aprile scorso sono risultate valide, stando a una nota odierna della Cancelleria federale.

Il referendum si prefigge di contrastare il sistema di finanziamento uniforme dell'assistenza sanitaria avallato dal Parlamento durante la scorsa sessione invernale. Il VPOD/SSP teme che quanto accolto dal Legislativo favorisca troppo le casse malattia, che potrebbero di conseguenza aumentare ulteriormente i premi. Secondo il sindacato, il nuovo sistema rappresenta una minaccia per il sistema sanitario pubblico, poiché sposterebbe la responsabilità dai Cantoni agli assicuratori.

La riforma prevede che i Cantoni dovranno pagare il 26,9% delle cure ambulatoriali. Il 73,1% restante sarà finanziato dagli assicuratori, indipendentemente dal fornitore e dal luogo in cui vengono erogati i servizi. I pazienti dovranno pagare la franchigia, la quota-parte e il contributo ai costi per le cure ricevute, fissato in 23 franchi al giorno.

Attualmente i Cantoni, e quindi i contribuenti, finanziano almeno il 55% delle prestazioni stazionarie, mentre il resto è a carico delle assicurazioni. Nel settore ambulatoriale, il 100% dei costi è coperto dalle casse malattia, in ultima analisi dagli assicurati attraverso i premi malattia.

Le Camere federali hanno anche stabilito che i Cantoni dovranno avere accesso a tutte le fatture ospedaliere originali, comprese quelle ambulatoriali, nonché poter rifiutare di coprire i costi se non sono soddisfatte le condizioni formali. La remunerazione degli ospedali e dei centri per partorienti non elencati non subirà alcuna modifica.

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