Il Ministero pubblico ha aperto un procedimento penale per infrazioni alla legge sul materiale bellico. Il proprietario però si difende.
ST. MARGRETHEN - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha effettuato oggi perquisizioni domiciliari nei cantoni di San Gallo e Appenzello Esterno nell'ambito di un procedimento penale per infrazioni alla legge sul materiale bellico e a quella sulle armi. Perquisito anche un negozio che vende cimeli nazisti.
Una portavoce dell'MPC ha confermato a Keystone-ATS una notizia della radio regionale FM1Today, secondo cui le operazioni sono state condotte da agenti della polizia cantonale di San Gallo, della polizia federale e specialisti dell'esercito.
La Procura federale si è limitata a confermare con una nota le perquisizioni avvenute oggi in diversi stabilimenti sparsi tra il canton San Gallo e Appenzello Esterno.
Diversi agenti di polizia sono stati avvistati nei pressi della stazione ferroviaria di St. Margrethen (SG). Secondo l'edizione online del St. Galler Tagblatt, una perquisizione ha interessato un negozio di oggetti usati nel quale vengono venduti anche cimeli nazisti.
A quanto si è appreso, sono state interrogate anche diverse persone. Nessuno è però stato posto in stato di fermo e non c'è alcun pericolo immediato per la popolazione, ha precisato l'MPC. Le autorità non forniscono al momento altre informazioni sul procedimento penale che riguarda una persona.
«Sono arrivati la mattina presto con una task force speciale della polizia e diversi veicoli di emergenza», ha spiegato il proprietario dello stabile coinvolto ai colleghi del St.Galler Tagblatt. «Ci hanno messo tutto il giorno a svuotare il negozio, si sono presi tutto». Ma quali erano gli oggetti disponibili? «Pugnali dell'Hitlerjugend, bombe a mano di legno, busti di Hitler e bandiere naziste: tutto nel mio negozio è però legale».