La compagine chiede «una revisione della politica salariale e dei redditi. I salari reali sono rimasti fermi dal 2016»
BERNA - In occasione del Primo maggio, l'Unione sindacale Svizzera (USS) chiede «una revisione della politica salariale e dei redditi», affinché «le persone che devono lavorare duramente ogni giorno possano cavarsela finanziariamente». Oggi in tutta la Svizzera sono previsti cortei e manifestazioni per la Festa del Lavoro.
«Dopo anni di profitti e dividendi record, i salari devono aumentare per tutti», chiede l'USS. L'organizzazione sindacale sottolinea che, sebbene la maggior parte del rincaro sia stata compensata quest'anno, i salari reali sono rimasti fermi dal 2016 e che l'onere dei premi delle casse malati è diventato troppo pesante da sostenere.
Complessivamente oggi sono previste una cinquantina di manifestazioni, raduni e feste in tutto il Paese, all'insegna dello slogan "Premi più bassi, salari più alti".
In questo contesto, l'USS ritiene che tutti i salari debbano essere di almeno 4'500 franchi al mese e che chiunque abbia completato un apprendistato debba guadagnare almeno 5'000 franchi mensili. «Questi aumenti salariali sono economicamente fattibili», scrive l'USS.
Dal canto suo Travail.Suisse intende condurre una campagna per l'aumento dei salari e la parità di retribuzione. Ma la centrale sindacale intende anche sfruttare il Primo maggio per sottolineare che le rivendicazioni sociali sono state duramente conquistate e che la sicurezza sociale e la protezione del lavoro non possono essere date per scontate.
Nonostante il diritto del lavoro sia già molto liberale, in Parlamento si moltiplicano i tentativi di renderlo ancora più flessibile, ricorrendo alla "tattica del salame", denuncia Travail.Suisse sul suo sito web. Il presidente dell'organizzazione sindacale, Adrian Wüthrich, avverte: «Non ci arrenderemo».
Tra gli oratori odierni vanno segnalati il consigliere federale socialista Beat Jans, che parlerà sulla Piazza federale di Berna, mentre la sua collega di partito in Governo Elisabeth Baume-Schneider si esprimerà a Thun (BE). Per i consiglieri federali, il 1° maggio è un normale "giorno lavorativo" con la seduta settimanale dell'esecutivo.
Tra gli altri relatori di spicco, il consigliere agli Stati nonché presidente dell'USS, Pierre-Yves Maillard (PS/VD), terrà discorsi a Bienne (BE) e ad Aarau. A Zurigo, dove come ogni anno si temono disordini e danni alle proprietà, interverrà invece il capo economista dell'USS Daniel Lampart. Dal canto suo, il co-presidente del PS Cédric Wermuth è atteso a San Gallo.