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L'obiettivo è quello di ridurre il numero di domande d'asilo da circa 14mila a 5'800 entro la fine del 2026
BERNA - Entro il 2028, il Consiglio federale intende risparmiare 700 milioni di franchi nell'asilo. Tali economie verrebbero ottenute mediante la riduzione delle pendenze, la velocizzazione delle procedure e l'aumento del tasso di occupazione degli Ucraini fuggiti dal loro paese.
Per la fine di quest'anno il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) dovrà formulare altre proposte per ridurre i costi in questo settore, indica una nota governativa odierna.
L'alto numero di domande di asilo e di protezione ha comportato negli ultimi anni un incremento delle spese. Maggiori uscite vanno previste anche per i prossimi anni, soprattutto nel settore dell'aiuto sociale e dell'integrazione.
Già nel gennaio scorso, il DFGP era stato incaricato di elaborare un pacchetto di misure per ridurre gli oneri legati all'asilo. Sulla base di queste prime proposte, il governo giudica possibile conseguire sostanziali risparmi soprattutto in tre ambiti e si propone di ridurre il numero di domande d'asilo pendenti in prima istanza da circa 14'000 a 5800 entro fine 2026.
A tale scopo, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha creato quest'anno altri 60 posti a tempo pieno. I risparmi nel settore dell'asilo ammonteranno a 80 milioni per la fine del 2028, a fronte tuttavia di maggiori costi di personale pari a 26 milioni.
L'esecutivo si attende consistenti economie grazie a una maggiore integrazione professionale, in particolare delle persone con statuto di protezione S (Ucraini). Il 1° novembre 2023 aveva incaricato il DFGP di attuare misure a tale scopo, in collaborazione con il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca, le parti sociali e i Cantoni. L'obiettivo prefissato entro fine 2024 è un tasso di occupazione del 40%.
