Il 9 giugno si andrà al voto. I sondaggi attualmente prevedono vincente il “no” ma c'è chi si oppone.
ZURIGO - Il 9 giugno, come noto, sarà una giornata di votazioni popolari. Tra i vari quesiti sui quali gli svizzeri saranno chiamati a dare un parere ci sarà anche quello sull’iniziativa "Per la libertà e l'integrità fisica" (iniziativa per lo stop alle vaccinazioni obbligatorie), che chiede che gli interventi dello Stato nell'integrità fisica e psichica di una persona necessitino del suo consenso.
E se i sondaggi danno per molto probabile una bocciatura - tra gli intervistati, il 70% del campione ha detto che risponderà "no" - il mondo che si muove intorno a questa convinzione è attivo e molto variegato. E le ultime notizie sul ritiro dal commercio del vaccino di Astra Zeneca potrebbero rappresentare un ulteriore tassello a sostegno delle loro idee.
I sostenitori - In un articolo di approfondimento, la NZZ ha tracciato le caratteristiche di alcuni dei sostenitori più convinti. Si parte con Jeannette Daghari che si definisce "chirurgo dell'aura” e un'insegnante di “unguenti secondo Gesù Cristo” che sul proprio sito riporta frasi come «La medicina più efficace è il potere curativo naturale che risiede dentro ognuno di noi», ricollegandosi al medico greco Ippocrate. La Daghari fa parte del comitato di 18 membri “Stop alle vaccinazioni obbligatorie”.
Tra gli altri nomi critici compare quello di Daniel Trappitsch, presidente dell'associazione anti-vaccinazione “Netzwerk Impfentscheid”, che diffonde teorie di cospirazione medica. Sempre lui ha diffuso documenti come quello che indicherebbe che «le vaccinazioni ostacolano lo sviluppo della coscienza spirituale». E nel periodo pandemico fece notizia perché si rifiutò di pagare i premi dell’assicurazione sanitaria e le tasse «per motivi politici».
Seguace di Trappitsch il naturopata grigionese Manuel Padrutt che sostiene la celebrazione del «ciclo biologico della naturalezza e della vita reale come 250 anni fa, quando non esistevano i farmaci vaccinali». Un altro fronte "contro" è sostenuto da Annemarie Heisler insieme al marito, medico di famiglia. Conosciuta poi anche la figura del comico Marco Rima che durante la pandemia manifestò scetticismo sui vaccini.
Politica - L'ex consigliera nazionale dell'UDC Yvette Estermann si è battuta a sostegno dell'iniziativa. Venne poi coinvolta come consigliere nazionale nella lotta contro la psichiatria e l'industria farmaceutica. Alla Estermann, che aveva completato la sua formazione medica in Slovacchia, è stato vietato di esercitare la professione di dottore nel 2012.