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«L'inquilino ha fatto un disastro». Ma i danni li paga il proprietario L'Associazione inquilini: «Chi offre un contratto a prezzi ragionevoli, però, di solito non incorre in problemi».
WINTERTHUR - Rifiuti e sporcizia. È la brutta scena che si è trovato davanti Carmelo Albanese una volta entrato in casa. L’appartamento, affittato a un inquilino australiano scappato senza pagare 22 mensilità arretrate, era in condizioni pessime: stoviglie ammucchiate, pavimento coperto da spazzatura e cumuli di immondizia in ogni angolo.
Il proprietario paga - «Quello che ha fatto è stato un enorme disastro - continua Albanese - i lavori di pulizia ammontano a circa 50’000 franchi. Se poi è stato intaccato anche il riscaldamento a pavimento, il prezzo salirà». E c’è la beffa: toccherà al proprietario pagare tutto.
«Mancano 30'000 franchi» - «I primi anni andava tutto bene - precisa il proprietario - nel 2021, però, ha cominciato a non pagare». Ha provato a ricorrere al recupero crediti. «Ma, a maggio 2023, il ragazzo non aveva pagato ben 22 affitti. Vale a dire circa 30’000 franchi. E oggi nessuno sa dove si trovi».
La clausola - In 40 anni di attività, è la prima volta che all’uomo di Winterthur succede una cosa simile. Da qui, la volontà di inserire nei prossimi contratti una clausola: «Voglio poter controllare l’appartamento almeno una volta l’anno, con delle penali in caso di irregolarità. Ho parlato con altri proprietari di immobili e i mancati pagamenti sono in aumento».
No al diritto di accesso - Walter Angst, Associazione inquilini di Zurigo, è contrario in linea generale alla possibilità d’inserire il controllo dell’appartamento: «Intanto, di solito, i proprietari che offrono un appartamento di qualità a un prezzo ragionevole non incontrano problemi. Inoltre, il diritto di accesso sussiste solo di fronte a riparazioni». Infine, se l’inquilino non paga entro il termine stabilito, «il proprietario può avviare la disdetta».
