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SVIZZERA«Abolire il segreto bancario anche in Svizzera», per scovare gli evasori

21.05.24 - 23:31
La richiesta arriva da Andrea Zryd del Partito socialista. Proposta che divide e fa discutere.
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Fonte Tages Anzeiger
«Abolire il segreto bancario anche in Svizzera», per scovare gli evasori
La richiesta arriva da Andrea Zryd del Partito socialista. Proposta che divide e fa discutere.

BERNA - La domanda è di quelle che fanno tremare i polsi di politici ed economisti: se invece di invocare programmi di austerità per i prossimi anni, si riuscissero a recuperare risorse miliardarie "facilI" per far fronte ai diversi e impellenti bisogni della Confederazione, senza imporre tasse o altro?

Domanda apparentemente retorica che però è alla base di una richiesta avanzata da Andrea Zryd, deputata del Partito Socialista di Berna: abolire il segreto bancario anche in Svizzera, per far sì che lo Stato possa raccogliere miliardi dalle tasse aggiuntive sui patrimoni non dichiarati.

L'idea - «I soldi mancanti dalle casse federali sono in realtà a portata di mano», dice la deputata. Se venisse meno infatti il segreto bancario anche in Svizzera ecco che «verrebbero alla luce enormi somme di denaro nero che potrebbero essere tassate», secondo Zryd che indica come tali cifre potrebbero essere utilizzate per finanziare almeno alcuni dei progetti per i quali attualmente manca il denaro: il rafforzamento dell'esercito o il finanziamento della tredicesima AVS.

La situazione - Fino a pochi anni fa il segreto bancario era uno dei temi principali della politica svizzera. Ma dal 2017, la Svizzera ha dovuto rinunciare al segreto bancario nei confronti dell'estero. È infatti stato introdotto lo scambio automatico di informazioni con 111 Paesi. E così annualmente gli istituti di credito informano il Fisco degli altri paesi ma ciò non accade anche in Svizzera creando situazioni potenzialmente a rischio.

Storia - L'ultimo tentativo di abolire il segreto bancario nazionale risale ad anni fa e Andrea Zryd era già coinvolta. Nel 2019, mentre era ancora membro del parlamento cantonale bernese, è stata coautrice di un'iniziativa che chiedeva proprio questo. Tuttavia, l'iniziativa fu bocciata dal Parlamento federale nel 2021. Ora Andrea Zryd ci riprova.

A favore del segreto bancario - Thomas Matter, consigliere nazionale dell'UDC e imprenditore bancario è l'avversario di Zryd. Nel 2013 è stato il principale promotore di un'iniziativa popolare che voleva addirittura inserire il segreto bancario nella Costituzione. Per Matter, il segreto bancario fa parte dell'identità della Svizzera. «Lo Stato non deve guardare dappertutto», ha detto, ribadendo come il pensiero che lo Stato stia perdendo miliardi a causa dell'evasione fiscale è una «favola della sinistra».

Le cifre - Economisti indipendenti si sono occupati della questione. Due recenti studi sono giunti alla stessa conclusione: il denaro non dichiarato in Svizzera è considerevole. Enea Baselgia, economista del Politecnico di Zurigo, ha dimostrato che l'autodenuncia degli evasori fiscali è esplosa poco prima del 2017. Il motivo? «La gente si è innervosita», dice Baselgia. Chiunque avesse patrimoni non dichiarati all'estero si è costituito all'ultimo minuto, prima di essere scoperto grazie allo scambio di informazioni. Questo effetto ha portato, da solo, 107.000 contribuenti svizzeri a rivelare 35 miliardi di franchi di patrimoni non dichiarati in pochi anni.

I conti - Il professore di economia di Losanna Marius Brülhart, insieme a tre colleghi, ha analizzato una riforma fiscale con cui il Cantone di Lucerna ha dimezzato l'imposta sul patrimonio nel 2009. Di conseguenza, la ricchezza dichiarata a Lucerna è aumentata del 34% in soli sei anni. Brülhart ha poi applicato il medesimo sistema all'intero Paese. Il risultato è che lo Stato perderebbe ogni anno almeno 2,5 miliardi di franchi. Infine, secondo Andrea Zryd, i calcoli di Brülhart hanno però una falla: la maggior parte del gettito fiscale aggiuntivo andrebbe ai Cantoni e ai Comuni. Affinché l'erario federale ne tragga maggiori benefici, sarebbe necessario modificare la ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni.

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