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GINEVRA«Mia figlia in lacrime, umiliata per un passaporto»

05.06.24 - 13:00
È il racconto di una madre. La console: «Ho parlato con la dipendente, le ho ricordato che deve essere sempre paziente e cortese»
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«Mia figlia in lacrime, umiliata per un passaporto»
È il racconto di una madre. La console: «Ho parlato con la dipendente, le ho ricordato che deve essere sempre paziente e cortese»
La diplomatica aggiunge: «Non abbiamo ricevuto altre segnalazioni. Riceviamo sempre più di frequente ringraziamenti e incoraggiamenti».

GINEVRA - «Senza l’intervento del carabiniere, mia figlia, con tutta probabilità, non avrebbe ottenuto il passaporto». Le parole della madre, in perfetto italiano, descrivono la brutta esperienza vissuta dalla figlia al consolato generale d’Italia a Ginevra.

Numerose segnalazioni di disagi - Una disavventura che, in qualche modo, riporta alla luce i problemi, segnalati a più riprese dai cittadini italo-svizzeri, degli uffici di rappresentanza dello Stato italiano nella Confederazione. Una situazione già segnalata da Tio/ 20 minuti cui, tramite una lettera, aveva risposto, scusandosi, l’ambasciatore Gian Lorenzo Cornado.

«Che maleducazione» - In questo caso, oltre ai tempi di attesa infiniti e alle lungaggini burocratiche per ottenere i documenti, si denuncia anche la maleducazione verso l’utenza. «Premetto - spiega la signora - mia figlia ha 19 anni e, di fatto, non parla italiano, lo capisce solo un pochino. Essendo nata in Svizzera Romanda, ha sempre parlato quasi esclusivamente francese. Dopo ben 4 mesi, è riuscita ad avere un appuntamento per ottenere il passaporto».

I problemi e le lacrime - Dopo solo 15 minuti che si trovava nell'ufficio, la 19enne, in lacrime, ha chiamato la madre al telefono: «L’addetta dell’ufficio si rifiutava di rilasciarle il documento - racconta - non solo: insultava mia figlia dicendo che non poteva pretendere il passaporto poiché nemmeno parlava italiano. A quel punto, per sbloccare la situazione, ho provato a entrare per supportarla. E, grazie all’aiuto di un carabiniere sono riuscita nel mio intento».

«La situazione è scandalosa» - Grazie alla mediazione della madre, la procedura è andata a buon fine. «Anche io ero stata trattata male quattro mesi fa - conclude la donna - ora siamo in attesa di ricevere il documento ufficiale. Mia figlia si è sentita umiliata, si è chiesta come mai chi lavora in un ufficio del consolato debba trattare male la gente. Per me è una situazione scandalosa. Basta guardare le recensioni su Google: tantissimi commenti negativi e niente che cambi».

Le difficoltà segnalate dall'utenza - Sulle pagine Google dei quattro consolati italiani (Ginevra, Basilea, Zurigo e Lugano) non mancano le critiche (condite, è bene sottolinearlo, anche da messaggi positivi). Sebbene il tenore delle segnalazioni sia migliorato negli ultimi mesi, si riportano difficoltà relative a «uffici sempre pieni» dove è «impossibile prendere appuntamento». Si chiede, inoltre, un’apertura maggiore degli uffici al pubblico. Sul tema, a inizio anno avevamo pubblicato un articolo in cui riferivamo di un sentimento di insoddisfazione da parte della comunità italo-svizzera nei confronti della gestione di alcuni consolati italiani in Svizzera. A stretto giro, era arrivata una lettera aperta sull'argomento da parte dell'ambasciatore italiano in Svizzera Gian Lorenzo Cornado.

La risposta della console generale - Contatta da Tio/20Minuti, la console generale d'Italia a Ginevra Nicoletta Piccirillo ha sottolineato come il personale abbia «l'istruzione di mantenere sempre la calma e la massima educazione verso l'utenza». Sul caso specifico, ha aggiunto: «Ho parlato con l’impiegata che ha trattato l’utente e le ho ricordato che deve mantenere sempre un comportamento paziente e cortese.

I ringraziamenti da parte dell'utenza - Piccirillo specifica che non sono state ricevute altre segnalazioni relative a comportamenti non educati da parte del personale che si occupa del rilascio dei passaporti. «Anzi - ha precisato - Riceviamo sempre più di frequente ringraziamenti e incoraggiamenti a continuare come stiamo facendo. Si deve tenere conto che un Consolato non fa solo passaporti, ci sono molti altri servizi da erogare. Per una sua opportuna informazione: le iscrizioni AIRE effettuate nei primi 4 mesi del 2024 sono state: gennaio 460; febbraio 652; marzo 712; aprile 856».

«Fino a 3-4 mesi di attesa? Ora sono 15 giorni»
La console generale fornisce una risposta dettagliata ai tempi di attesa per gli appuntamenti relativi ai passaporti, stimati da diversi cittadini italiani fino a quattro mesi.

«I tempi di attesa dal momento in cui si fissa l’appuntamento sul sito prenot@mi al giorno dell’appuntamento erano stati recentemente portati a 2 mesi; ora sono di 15 giorni. Abbiamo infatti deciso di aprire il calendario degli appuntamenti non più ogni 2 mesi, ma ogni 2 settimane. Al momento quindi ogni 2 settimane viene aperto il calendario degli appuntamenti per i 15 giorni successivi.
Questo fa sì che l’utenza che non riesce a prenotare perché il calendario si riempie rapidamente, sia meno scoraggiata dall’attesa della successiva apertura per prendere appuntamento. Inoltre, queste continue aperture faranno diminuire il fenomeno del no show; slot occupati da utenti che non si presentano e non ci avvertono, guadagnando così tempo prezioso. Infine, si spera che con appuntamenti così ravvicinati, gli utenti si presentino con l’intera documentazione necessaria all’erogazione di un passaporto.
Per farle capire l’eccellenza dell’azione svolta sul servizio passaporti le fornisco i numeri: nei primi 4 mesi del 2023 sono stati rilasciati 2070 passaporti; nei primi 4 mesi del corrente anno ne abbiamo rilasciati 3245.Non credo si possa parlare di disservizio e allungamento dei tempi.
Inevitabilmente con una comunità di oltre 131000 connazionali prima di riuscire a fissare un appuntamento su prenot@mi possono essere necessari più tentativi. Per questo abbiamo aperto anche un canale per le urgenze, se vi sono le condizioni così come definite sul nostro sito, e un canale per le categorie protette. Segnalo inoltre che dal 2023 è stato aperto uno sportello consolare a Losanna attivo tutti i giorni, e una permanenza consolare a Sion con un funzionario itinerante del Consolato presente sul posto una volta al mese e dedicato alle categorie protette».

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