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È polemica dopo le dichiarazioni del democentrista Andreas Glarner che vorrebbe innalzare l'età pensionabile degli uomini radar
ZURIGO - Acque agitate nell'ambiente dei controllori di volo dopo le dichiarazioni del democentrista Andreas Glarner che vorrebbe innalzare la loro età pensionabile 60 a 65 anni.
Per la particolarità della mansione svolta, gli uomini radar possono chiudere la loro vita professionale in anticipo. Un "privilegio" che non va giù al parlamentare argoviese. «Dobbiamo porre fine alle età di pensionamento speciali per i dipendenti pubblici e i quasi dipendenti pubblici, come i controllori del traffico aereo» avrebbe tuonato, come riporta il sito 20 Minuten.
Glarner è infastidito dal fatto che i controllori del traffico aereo godano di un trattamento preferenziale con i soldi dei contribuenti e quindi ritiene che «l'età pensionabile dovrebbe essere di 65 anni per tutti.
Per l'esponente dell'UDC il pensionamento anticipato poteva essere giustificato in tempi passati. Oggi, però, che le persone invecchiano sempre più in salute, non lo è più, a suo dire.
«Se il controllore non può più lavorare davanti al radar, ci sono abbastanza posti di lavoro nelle retrovie o nell'addestramento dove può ancora lavorare fino a 65 anni», ha detto.
Secondo 20 Minuten, fra gli addetti radar starebbe montando sempre di più l'idea di incrociare le braccia e di proclamare lo stato di agitazione, anche se «al momento nessuno vuole dirlo apertamente». Glarner mette le mani avanti e trova già la soluzione in caso di agitazione dei controllori di volo.
«Allora la Svizzera dovrebbe fare come Ronald Reagan negli anni '80 - suggerisce - quando i controllori di volo statunitensi scioperarono, Reagan fece semplicemente controllare lo spazio aereo ai militari. Lo sciopero finì immediatamente».
Il controllo del traffico aereo Skyguide e il sindacato dei controllori di volo Helvetica.aero sono a conoscenza del suggerimento di Glarner e ne hanno «preso nota», ma non desiderano commentare ulteriormente, nemmeno se sia in discussione all'interno del comparto l'ipotesi di uno sciopero.
