Le FFS confermano il problema: «Aggressioni sempre più gravi. Incrementati gli investimenti sulla sicurezza».
BERNA - «Non dimenticherò mai quel viaggio». La macchinista delle FFS Hanny Weissmüller era a bordo del treno preso d'assalto, a fine aprile, da circa duecento giovani, in grandissima parte ubriachi. Reduce da una festa, il gruppo, diventato sempre più violento e aggressivo, ha poi cominciato a litigare al proprio interno, (alcuni ragazzi erano armati di coltello), terrorizzando le altre persone e distruggendo i sedili, i vetri e i servizi igienici. «Eravamo impotenti - spiega - e abbiamo chiamato la polizia dei trasporti».
«Insicuri e spaventati» - Per Weissmüller, il crescente livello di violenza sta diventando insostenibile: «Ci sentiamo tutti insicuri e spaventati - precisa - regolarmente ci vengono rivolti insulti. Non sono rari i casi di sedili tagliati e finestrini spaccati. Alcuni passeggeri hanno anche mostrato i coltelli contro il personale del treno perché non volevano pagare il biglietto». Due anni fa, un macchinista è stato picchiato e ricoverato in ospedale.
"Pericolosi" i regionali e i treni del mattino - I treni del primo mattino, dove gli ubriachi si mescolano alle famiglie e alle persone sobrie, sono i "peggiori". Anche sui regionali, dove non ci sono controllori, si verificano regolarmente incidenti: «Al capolinea spesso ci tocca svegliare gli ubriachi addormentati che ci urlano contro in modo aggressivo». La macchinista ha avuto la "fortuna" di essere stata aggredita "solo" verbalmente. In caso di incidenti violenti, il personale è di solito alla mercé degli aggressori.
«Il personale non basta» - I sindacati chiedono un aumento del personale: nei collegamenti ferroviari critici di notte e al mattino presto nei fine settimana sono sempre necessari due assistenti. Gli agenti della polizia ferroviaria non sono sufficienti.
Le ferrovie: «Il problema c'è» - Le FFS confermano il problema della violenza: «Abbiamo notato che le aggressioni e gli incidenti individuali contro il personale o i passeggeri sono diventati più gravi. Da quest'anno, abbiamo investito più soldi nel comparto della sicurezza e i nostri dipendenti ricevono una formazione ad hoc per cercare di smorzare le tensioni. Dopo le 22 e per i treni critici per la sicurezza sono sempre previste due persone a bordo. Le eccezioni vengono fatte solo in caso di assenze di breve durata del personale. Se ciò non è possibile, si cercano soluzioni sostitutive o rinforzi da parte dei servizi di sicurezza».