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SVIZZERAOperazione "Alpha Uno" «avvenuta con successo»

06.06.24 - 11:32
L’obiettivo del test era quello di verificare la capacità di impiegare velivoli da combattimento anche da ubicazioni improvvisate.
SFR
Fonte DIFESA
Operazione "Alpha Uno" «avvenuta con successo»
L’obiettivo del test era quello di verificare la capacità di impiegare velivoli da combattimento anche da ubicazioni improvvisate.

AVENCHES/PAYERNE - Ieri, 5 giugno, dopo oltre 30 anni, sono di nuovo atterrati e decollati su un tratto di autostrada degli aerei da combattimento delle Forze aeree svizzere. Per questo test, in base a una decisione del Consiglio federale, un tratto della strada nazionale A1 nei pressi dell’aerodromo militare di Payerne poteva essere chiuso per 36 ore al massimo.

Dopo una notte di «intensi lavori preparatori», nella giornata di mercoledì gli atterraggi e i decolli sono stati effettuati con successo e senza imprevisti. Il test ha inoltre previsto diversi scenari, tra cui il rifornimento degli aeromobili e una simulazione di foratura di pneumatici.

Successivamente, grazie all’impiego della Formazione d’aviazione 11 in collaborazione con l’Ufficio federale delle strade (USTRA) è stato ripristinato lo stato originario del tratto autostradale interessato, in modo tale da poter riaprire anzitempo l’autostrada al traffico giovedì mattina.

La decentralizzazione dei mezzi di difesa aerea rafforza la capacità di difesa
L’Esercito svizzero è orientato all’evoluzione della situazione in materia di sicurezza e alle minacce del futuro; la guerra in Ucraina mostra l’urgenza degli sforzi in tal senso. Per continuare a svolgere il proprio compito di protezione del Paese e dei suoi abitanti, l’esercito rafforza la propria capacità di difesa in tutte le zone d’efficacia in modo complessivo, consono ai tempi e coerente. La protezione dello spazio aereo è un elemento chiave della capacità di difesa.

Secondo l’attuale concetto degli stazionamenti, gli aerei da combattimento delle Forze aeree sono concentrati nei tre aerodromi militari di Payerne, Meiringen ed Emmen. Per ridurre al minimo la minaccia derivante dai sistemi d’arma avversari a lunga gittata, le Forze aeree puntano tra l’altro sulla decentralizzazione come misura passiva di difesa aerea. Tale misura consiste nella capacità di distribuire la truppa e il materiale in tutto il Paese in brevissimo tempo. Questo presuppone, oltre all’allenamento dei piloti, in particolare il lavoro del personale di terra, per esempio relativo ai compiti di sicurezza e di logistica.

Dopo che con la fine della Guerra fredda il concetto degli stazionamenti improvvisati è stato abbandonato, si è reso necessario aggiornare e allenare i processi e l’istruzione. Le Forze aeree continueranno ad esercitare la propria capacità di decentralizzazione, anche se a breve non sono previsti altri test di questa portata.

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