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SVIZZERA«I terroristi islamici vanno sempre espulsi»

10.06.24 - 16:37
Mozione del leghista Quadri indirizzata al Consiglio federale.
TiPress
Fonte Lorenzo Quadri
«I terroristi islamici vanno sempre espulsi»
Mozione del leghista Quadri indirizzata al Consiglio federale.

BERNA - «A seguito del recente attentato di matrice terroristica islamica a Mannheim, messo a segno da un asilante afghano, il governo tedesco (rossoverde!) ha annunciato un inasprimento delle norme sull’espulsione di migranti che commettono atti criminali e terroristici, anche verso paesi “non sicuri” come Afghanistan e Siria». Comincia così la mozione del consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri rivolta al Consiglio federale.

«Si pone - continua il documento - il tema dell’espulsione dei terroristi islamici verso paesi d’origine dove rischierebbero “la tortura o un altro genere di trattamento o punizione crudele o inumano”. Espulsione che si troverebbe tuttavia in contraddizione con l’articolo 25 della Costituzione federale e con l’articolo 3 della CEDU».

Nel dicembre 2016 «venne depositata dall’allora consigliere nazionale Fabio Regazzi la mozione 16.3982, la quale chiedeva di “procedere all'allontanamento di jihadisti condannati per atti a favore dell'ISIS nei rispettivi paesi, anche se questi sono considerati poco sicuri"».

La mozione 16.3982 «venne adottata da entrambe le Camere - nel settembre 2018 dal CN, nel marzo 2019 dal CS - fu però tolta dal ruolo nel 2022, in quanto la maggioranza, ritornando sui propri passi, la reputò inconciliabile con la Costituzione federale e con il diritto internazionale».

Secondo Quadri, Dal deposito della mozione «l’immigrazione in Svizzera da paesi islamisti si è ulteriormente impennata, così come in generale il rischio di crimini jihadisti. La nuova legge contro il terrorismo non fornisce una risposta al problema delle espulsioni dei jihadisti, che devono essere certe e sistematiche. L’art. 25 cpv 3 Cost, dal canto suo, risale a un periodo antecedente alla diffusa minaccia terroristica attuale».

Secondo il consigliere nazionale leghista «non è più sostenibile che, in una valutazione degli interessi contrapposti, il diritto all’integrità fisica di un terrorista straniero abbia la precedenza sulla sicurezza interna della Svizzera. È pertanto necessario prevedere delle eccezioni all’articolo costituzionale citato. Quanto all’art. 3 CEDU, la questione si supera tramite disdetta della CEDU (vedi mozione 24.3405)».

Da qui la richiesta all'esecutivo di «formulare delle proposte per delle eccezioni all’articolo 25 cpv 3 della Costituzione federale, affinché l’espulsione di terroristi islamici condannati verso i paesi d’origine sia sempre possibile, anche se i paesi in questione sono ritenuti “non sicuri”».

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