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SVIZZERASempre più persone beneficiano dei provvedimenti d'integrazione

17.06.24 - 10:50
Nel 2023 circa 55'800 svizzeri hanno partecipato ai programmi messi a punto dall'assicurazione invalidità.
Depositphotos (AndrewLozovyi)
Fonte ats
Sempre più persone beneficiano dei provvedimenti d'integrazione
Nel 2023 circa 55'800 svizzeri hanno partecipato ai programmi messi a punto dall'assicurazione invalidità.

BERNA - Un numero sempre maggiore di persone invalide o minacciate da un'invalidità beneficia dei provvedimenti d'integrazione affinché possano provvedere al proprio sostentamento. Nel 2023, circa 55'800 soggetti hanno partecipato ai programmi messi a punto dall'assicurazione invalidità (AI).

Le riforme cui è stata sottoposta l'AI negli ultimi 15 anni hanno rafforzato il principio dell'integrazione professionale: il diritto alla pensione viene preso in considerazione solo una volta esaurite tutte le possibilità di riabilitazione, stando a una nota odierna dell'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS).

Secondo l'UFAS, questo approccio sta dando i suoi frutti. Il numero di persone che partecipano a misure di riabilitazione è triplicato dal 2008. Nello stesso periodo, i costi sono raddoppiati, raggiungendo 886 milioni di franchi (2023).

L'anno scorso quasi 41'500 persone hanno concluso il processo d'integrazione professionale. Di queste, il 45% ha potuto essere assunto nel mercato del lavoro e un ulteriore 15% ha recuperato l'idoneità all'integrazione nel mercato del lavoro, ma non era ancora stato assunto. Per circa il 38% l'integrazione professionale non è ancora stata possibile per varie ragioni.

Il monitoraggio dell’AI fornisce dati sulla situazione delle persone un anno dopo la conclusione del provvedimento d'integrazione. Nel 2021 circa 21'000 persone hanno concluso il processo d'integrazione professionale. Il 55% di esse ha potuto conseguire un reddito un anno dopo.

Malattie psichiche - Sempre per l'anno in rassegna, le malattie psichiche sono state la causa dell'invalidità in poco più della metà dei casi di beneficiari di provvedimenti d'integrazione (53%), seguite dalle malattie delle ossa e degli organi locomotori (16%), dalle infermità congenite (11%) e dagli infortuni (9%).

Con l'ulteriore riforma dell'AI nel 2022 è stata rielaborata anche la rilevazione dei dati per l'integrazione professionale. La rilevazione include ora il luogo di svolgimento dei provvedimenti, quali il mercato del lavoro, altri contesti (per es. una scuola), le istituzioni protette o una combinazione di più luoghi, come pure l'esito del processo d'integrazione.

Una valutazione generale della riforma Ulteriore sviluppo dell'AI potrà però essere effettuata soltanto in un secondo tempo. Al momento sono in corso diversi studi al riguardo.

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