Il vaccino verrà rimborsato solamente a coloro per i quali è raccomandato come ad esempio le persone vulnerabili o gli anziani.
BERNA - Dall'inizio di luglio, chiunque desideri farsi vaccinare in Svizzera contro il coronavirus dovrà pagare di tasca propria. Il rimborso da parte delle casse malattia vale solo per i soggetti ai quali l'immunizzazione è stata raccomandata.
Il 18 giugno 2023, l'elettorato ha approvato la proroga di alcune disposizioni della legge Covid-19 che scadranno alla fine del mese corrente. Esse comprendono anche l'assunzione dei costi del vaccino contro il Covid-19 da parte degli assicuratori, della Confederazione e dei Cantoni.
Da inizio luglio, quindi, le disposizioni introdotte specificamente per la pandemia non saranno più valide, venendo sostituite dalle consuete strutture di rimborso da parte della legge sull'assicurazione malattie obbligatoria, spiega una nota odierna dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Il vaccino verrà rimborsato a coloro per i quali è raccomandato, in particolare per le persone vulnerabili o di età superiore ai 65 anni.
Sempre il 1° luglio entreranno in vigore altre modifiche riguardanti il rimborso delle prestazioni da parte dell'assicurazione obbligatoria. Ad esempio, lo screening neonatale sarà esteso all'atrofia muscolare spinale, una rara e grave patologia ereditaria caratterizzata da una progressiva debolezza muscolare.
Dal 2017 in Svizzera è disponibile un trattamento farmacologico efficace. L'UFSP accoglie con favore il fatto che ora sarà possibile diagnosticare e trattare questa malattia in una fase precoce, con la speranza di ottenere migliori risultati terapeutici.