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SVIZZERA/CANTONENon esistono alternative al tunnel del San Gottardo?

25.06.24 - 21:23
Con la chiusura dell'A13, si prevedono centinaia di camion in più al giorno che forzatamente transiteranno lungo tutto il Ticino.
Ti-Press
Fonte NZZ
Non esistono alternative al tunnel del San Gottardo?
Con la chiusura dell'A13, si prevedono centinaia di camion in più al giorno che forzatamente transiteranno lungo tutto il Ticino.

AIROLO / BERNA - Gran parte delle merci in Svizzera viaggiano su rotaia. Da questo punto di vista, la confederazione ha percentuali molto più alte rispetto ad altri stati europei come, per esempio, Austria e Francia.

Tuttavia, una parte significativa dei trasporti viene ancora effettuata tramite camion, soprattutto dopo la pandemia: nel 2021 e nel 2022, i dati diffusi dal governo federale segnano un costante incremento. La chiusura dell'A13 a causa del nubifragio in Mesolcina potrebbe quindi ingolfare ancora di più il traffico attraverso il tunnel del San Gottardo.

I dati - Nel 2022, l’obiettivo di trasferimento di 650’000 viaggi di camion attraverso le Alpi stabilito dalla legge è stato nuovamente superato, di ben 277’000 transiti. Il 73% del traffico passa dal tunnel del San Gottardo e il 13% dal San Bernardino sull'A13: quest'ultima porzione, con la chiusura prolungata dell'arteria stradale, si riverserà verosimilmente sull'A2. In soldoni, significherà, in media, il passaggio di centinaia di mezzi pesanti in più al giorno dalla galleria.

Le decisioni di USTRA - Nei giorni scorsi, l'Ufficio federale delle strade (USTRA) aveva fatto sapere che per questa e la prossima settimana sono state annullate le notti di chiusura del tunnel.

A questo proposito, l'Associazione svizzera dei trasportatori stradali (ASTAG) ha chiesto proprio l'abolizione del divieto di circolazione notturna e domenicale (al momento, solo i prodotti alimentari possono essere trasportati tra le 22 e le 5 del mattino).

Il diniego di Rösti - Durante il punto stampa sull'A13, Rösti ha sottolineato come il divieto verrà mantenuto. Un suo allentamento avrebbe l'effetto contrario di quanto auspicato, dato che non farebbe altro che attirare maggior traffico dall'Europa. Una misura in tale ambito è però allo studio: l'USTRA sta esaminando la possibilità di autorizzare il trasferimento notturno dei camion dal centro di controllo situato a sud delle Alpi (a Bodio, ndr.) a quello collocato a nord (a Erstfeld, ndr.).

La misura interesserebbe 450 mezzi pesanti per direzione, che attualmente trascorrono la notte nei due centri di controllo. Il loro numero corrisponde grosso modo alla quantità di camion che transitavano dal San Bernardino.

L'opposizione - Per l'associazione Iniziativa delle Alpi «non si possono buttare a mare gli strumenti di politica dei trasporti già collaudati a causa di una chiusura autostradale di breve durata», commenta il direttore Django Betschart.

«Bisogna fare come in Francia - aggiunge - vale a dire autorizzare il traffico veicolare dei tir da lunedì a venerdì, così da liberare le strade nel fine settimana per chi parte per le vacanze».

«Deviare il traffico» L'ASTAG propone anche un accordo a livello internazionale per deviare il traffico dalla Germania all'Austria. In particolare, ai trasportatori provenienti da Nord e diretti in Italia si chiede di puntare verso il Brennero.

Secondo l'ASTAG, è difficile pensare di veicolare altra merce sulla ferrovia. Anche perché, «nonostante gli ingorghi i camion sono molto più affidabili della ferrovia», falcidiata «dai ritardi e dalle cancellazioni dei treni».

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