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SVIZZERAStranieri e criminalità: «Le statistiche sono ingannevoli»

01.07.24 - 22:01
Un recente studio del criminologo dell'università di Zurigo dà una chiave di lettura diversa delle statistiche della polizia.
Ti-Press
Fonte NZZ
Stranieri e criminalità: «Le statistiche sono ingannevoli»
Un recente studio del criminologo dell'università di Zurigo dà una chiave di lettura diversa delle statistiche della polizia.

ZURIGO - C'è un argomento che, soprattutto negli ultimi anni, ha creato discussione e divisione all'interno dell'opinione pubblica: i crimini compiuti dagli stranieri. Le statistiche della polizia del 2023 sembrano alimentare la convinzione che alla crescita dell'immigrazione corrisponda un aumento dei delitti.

Chiave di lettura diversa - In generale, sono molti i crimini commessi contro il patrimonio da persone di cittadinanza non svizzera. Ma, un nuovo lavoro di Dirk Baier, criminologo dell'università di Zurigo, dà una chiave di lettura diversa.

Reati per abitanti - Pur non contestando il fatto che, da un punto di vista statistico, gli stranieri abbiano più probabilità di commettere crimini, per lo studioso il numero di reati denunciati non tiene conto di diversi fattori. Se si calcola, per esempio il numero di delitti per 1'000 abitanti, si nota come l'aumento sia circoscritto a un punto percentuale (dal 13 al 14%). E per quanto riguarda lesioni personali, danni alla proprietà e furti si parla addirittura di una diminuzione.

2023? Non è un anno anomalo - Inoltre, le statistiche della polizia, nel novero degli stranieri, considera anche i reati commessi da chi non è residente (compreso chi abita in uno Stato limitrofo). Tenendo conto di un periodo di tempo più lungo, la percentuale di imputati di origine straniera rimane costante. Secondo Baier, le statistiche si basano sulle denunce penali: diversi studi hanno dimostrato che l'origine percepita dell'autore del reato influenza la volontà di denunciare.

Non è una situazione "eccezionale" - L'analisi dello studioso non mette in discussione il fatto che i cittadini stranieri commettano reati molto più spesso delle persone con passaporto elvetico. In particolare, nel settore dell'asilo, conferma le osservazioni sul numero maggiore di delitti e sulla necessità di intervenire. Tuttavia, l’analisi del criminologo attenua il quadro: la Svizzera non si trova in una situazione “eccezionale” o emergenziale (in termini di statistiche sulla criminalità) a causa dell'immigrazione.

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