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SVIZZERAUn SMS sul cellulare in caso di pericolo

02.07.24 - 23:30
Un sistema adottato già da altri Paesi, ma non in Svizzera. Maja Riniker del PLR: «È ora di agire».
Deposit Photos
Fonte Tages-Anzeiger
Un SMS sul cellulare in caso di pericolo
Un sistema adottato già da altri Paesi, ma non in Svizzera. Maja Riniker del PLR: «È ora di agire».

ZURIGO - Dopo i tragici avvenimenti del fine settimana, sono molti gli interrogativi che rimangono, a cominciare dai sistemi di allerta utilizzati in Svizzera. Secondo quanto riferito ai media dal capitano della Polizia cantonale Antonio Ciocco, le tre vittime del maltempo, trovate sepolte fuori dal loro rustico di vacanza in Val Bavona, apparentemente non erano a conoscenza degli avvisi diramati dalle autorità. Ci si chiede, allora: che cosa non ha funzionato nella diffusione dell'allerta?

Ecco dunque che si torna a discutere dell'annosa questione riguardante la trasmissione degli alert via cellulare, adottata negli ultimi anni da diversi Paesi, in Europa (tra gli altri, Germania, Paesi Bassi e Italia), così come negli Stati Uniti, in Giappone e in Canada. Ma non in Svizzera.

Trasmissione via SMS degli alter in caso di pericolo: come funziona
Utilizzare questo sistema permetterebbe di ricevere gli avvisi in modo rapido e affidabile in caso di pericolo: le trasmissioni cellulari funzionano infatti in modo simile alle trasmissioni radio, ma con un testo al posto del suono. In sostanza, da un pilone di telefonia mobile viene inviato un SMS a tutti i telefoni cellulari nel suo raggio d'azione.

Un primo test nel 2017 - In realtà, nel nostro Paese, la trasmissione cellulare era stata testata una decina di anni fa dall'Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP). Giungendo alla conclusione che la tecnologia non poteva essere introdotta in Svizzera, poiché la ricezione delle trasmissioni cellulari non era possibile sulla maggior parte dei dispositivi. Inoltre - stando a un rapporto del 2017 - avrebbe richiesto notevoli investimenti in infrastrutture e operazioni continue: «Questi costi devono essere soppesati rispetto ai benefici e all'urgenza», scrivevano.

Alertswiss non basta - Da lì, l'UFPP si è poi concentrato sullo sviluppo dell'app Alertswiss. Attualmente è utilizzata da 2,2 milioni di persone, ovvero solo da un quarto dei circa 9 milioni di abitanti attuali. Troppo pochi.

screenshot Alertswiss

Una strategia «non sufficiente» per la consigliera nazionale del PLR Maja Riniker che, nel 2021, ha chiesto tramite una mozione di implementare la tecnologia di trasmissione cellulare anche in Svizzera. Proposta approvata lo scorso anno all'unanimità da Consiglio nazionale e Consiglio degli Stati. Da quel momento, secondo il suo portavoce, l'UFPP sta lavorando a una «strategia per l'ulteriore sviluppo dell'informazione, dell'allarme e dell'allerta della popolazione», in cui rientra l'introduzione delle trasmissioni via cellulare.

Quel che pare certo è che oggi i dispositivi compatibili con questo tipo di tecnologia sono molto più diffusi rispetto a dieci anni fa. Tuttavia, stando all'UFPP, sono ancora necessari adeguamenti da parte degli operatori di telefonia mobile e modifiche alla legge.

Misura in consultazione - Intanto, il 26 giugno scorso, il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione a riguardo. E verso la fine dell'anno è attesa una proposta più concreta.

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