Cerca e trova immobili

SVIZZERASi avvicina il 1° agosto ma molti fuochi sono vietati

17.07.24 - 09:54
L'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini: «Attenzione all'importazione di fuochi d'artificio»
Foto TiPress
Fonte UDSC
Si avvicina il 1° agosto ma molti fuochi sono vietati
L'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini: «Attenzione all'importazione di fuochi d'artificio»

Ogni anni un gran numero di fuochi d'artificio viene importato in vista del 1° agosto. Alcuni tipi di botti, però, sul suolo svizzero sono vietati e comunque anche per quelli leciti è necessaria un'autorizzazione rilasciata dall'Ufficio federale di polizia (Fedpol).

«Nel traffico viaggiatori, tuttavia, possono essere importati senza autorizzazione pezzi pirotecnici da spettacolo fino a un peso complessivo di 2,5 chilogrammi lordi a persona, a condizione che questi fuochi non siano vietati in Svizzera» fanno sapere dall'UDSC, l'Ufficio federale delle dogane e della sicurezza dei confini. Però «il fatto che questi fuochi d'artificio possano essere importati non significa automaticamente che possano anche essere utilizzati sul territorio svizzero»

I fuochi d’artificio vietati: quelli che esplodono a terra - È vietato importare fuochi d’artificio che esplodono a terra, «come ad esempio i “Kracher”, i “Böller” e i petardi» ricordano dall'UDSC.

In Svizzera è inoltre vietata l’importazione dei botti «Lady Cracker che superano i 22 millimetri di lunghezza (7/8 pollici) e/o i 3 millimetri di diametro (1/8 pollici). Prima dell'acquisto e dell'importazione in Svizzera, si raccomanda inoltre di informarsi sulle disposizioni in vigore» è il consiglio dei funzionari di UDSC.

Messa in sicurezza e denunce sono possibili - Se al momento dell’importazione l’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) constata fuochi d’artificio vietati o se manca la relativa autorizzazione, «la merce viene messa in sicurezza». Le infrazioni alla legge federale sugli esplosivi «vengono denunciate alle autorità competenti».

Sostieni anche tu la Vallemaggia e la Mesolcina.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE