L'esperto delle FFS: «I passeggeri non hanno diritto alla flessibilità. Acquistate il biglietto prima di mettervi in viaggio».
CHIASSO - Chi viaggia quotidianamente in treno lo sa molto bene: esistono delle zone in cui la connessione Internet non funziona per niente. Una di queste è la stazione di Chiasso. Qui il cellulare va spesso in tilt, non capisce a quale linea deve allacciarsi, se a quella italiana o a quella svizzera. Acquistare un biglietto delle FFS sulla relativa App diventa un'impresa. Se poi mancano pochi minuti alla partenza del treno, ecco che ti assale l'ansia.
Tolleranza zero - Il rischio di riuscire ad acquistare il biglietto in ritardo è molto alto. Per le FFS chiunque acquista il biglietti in ritardo, anche con solo pochi secondi, viene considerato in evasione e quindi soggetto al pagamento di una multa.
In un recente sondaggio realizzato da Tio, il 67% dei partecipanti aveva dichiarato di aver acquistato un biglietto in ritardo tramite l'applicazione mobile delle FFS. Di questi il 17% aveva pagato un sovrapprezzo.
Ma è giusto considerare in evasione il viaggiatore che acquista il biglietto dopo pochi secondi dalla partenza del treno, e metterlo sullo stesso piano di chi volontariamente vuole trasgredire le norme e viaggiare senza biglietto?
«La flessibilità non è un diritto» - La risposta arriva da Pascal Rüsch, responsabile della formazione di coloro che presso le FFS sono addetti alle verifiche, il quale in un'intervista al Tages Anzeiger affronta lo spinoso problema dei titoli di viaggi acquistati in ritardo per colpa della scarsa connessione internet sul treno o in stazione.
«Se ci sono stati ritardi tecnici, l'irritazione è comprensibile. D'altra parte, la regola è semplice e chiara: il biglietto deve essere acquistato prima della partenza del convoglio. È sempre meglio comprarlo prima di salire a bordo. In questo modo si possono risparmiare molti problemi» ha dichiarato Rüsch.
Eppure può capitare - se ci sono difficoltà di connessione - che il ticket possa arrivare con qualche secondo di ritardo. Non è un po' meschino che questo venga contestato, soprattutto se il biglietto viene controllato un quarto d'ora dopo? Chiede il giornale svizzero tedesco: «Valutiamo ogni caso singolarmente», risponde lo specialista, «ma bisogna essere consapevoli che non esiste un diritto alla flessibilità. Ecco perché è così importante acquistare il biglietto prima del viaggio»».
Ma i controllori possono essere accomodanti? «Esiste un margine di manovra che può essere utilizzato nei singoli casi. Ma ancora una volta: i viaggiatori non hanno il diritto di beneficiarne. Se si deve pagare un sovrapprezzo si può contattare l'ufficio competente indicato sul modulo», aggiunge l'esperto. Il personale controllore di treni, vorrebbe avere più margine di manovra? «È una questione individuale: alcuni vorrebbero agire più sulla base della loro esperienza, altri preferiscono linee guida chiare».
Professione controllore sui treni: insultati e minacciati
Secondo Rüsch il mestiere di controllore è sempre stato impegnativo e ora lo è diventato ancora di più, perché ci sono più viaggiatori e più tipi di biglietti che il personale deve conoscere. Ci sono poi le situazioni problematiche. «Abbiamo notato che la soglia di inibizione si è abbassata in caso di conflitti, soprattutto di notte: vi sono insulti verbali, minacce e dipendenti che vengono urtati. La maggior parte dei contatti con i clienti è comunque ancora positiva».
«Formiamo tutti i nuovi assistenti alla clientela sulla prevenzione della violenza: si esercitano con scenari realistici, nelle carrozze ferroviarie e in uniforme», spiega Rüsch. «Anche tutti i dipendenti già in organico completeranno nuovamente questo corso. Vogliamo che il nostro personale si senta sempre al sicuro».
È difficile reperire personale? «Riusciamo ancora a trovarne, ma la ricerca è diventata più complessa e c'è una fluttuazione abbastanza elevata. Si tratta di un lavoro bello, ma anche impegnativo. Abbiamo 2200 assistenti clienti e formiamo quasi 300 persone ogni anno», conclude.