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LUCERNALa via delle prostitute. C'è anche il cartello (che divide)

24.07.24 - 14:07
Recentemente a Lucerna è apparsa un'insegna. Foletti: «Da noi non serve, tutti sanno dove andare»
20Minuten
Fonte 20Minuten
La via delle prostitute. C'è anche il cartello (che divide)
Recentemente a Lucerna è apparsa un'insegna. Foletti: «Da noi non serve, tutti sanno dove andare»

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LUCERNA - C'è il cartello della zona industriale e, subito sotto, quello riportante la scritta Strassenstrich con un ombrellino rosso, simbolo internazionale dei diritti dei e delle sex workers. Accade a Lucerna, dove da alcuni giorni è apparsa l'indicazione utile a trovare la via in cui lavorano le professioniste del sesso.

Un'iniziativa che ha scatenato diverse reazioni. Da una parte ci sono coloro che si sono detti divertiti, se non addirittura entusiasti. «Finalmente l'hanno scritto», «È così dannatamente divertente», si legge su Facebook. Non tutti però sono dello stesso parere. «Trovo questa iniziativa molto borderline. Sono totalmente inorridito dal fatto che tu debba sottolineare una cosa del genere», sottolinea un altro utente.

La città di Lucerna, contattata da 20 Minuten, ha precisato che la nuova segnaletica è stata affissa solo il 17 luglio. Simon Rimle, responsabile della comunicazione, spiega: «Il nuovo cartello è stato progettato in collaborazione con l'associazione Lisa. Ha lo scopo di rendere più visibile la prostituzione di strada. Serve a ufficializzare questo lavoro sottolineando che è legale».

L’obiettivo è proteggere meglio le lavoratrici del sesso dagli attacchi, ciò tramite una maggiore trasparenza e visibilità. Sono al vaglio anche altre misure, come ad esempio l'installazione di telecamere.

«A Lugano? Tutti sanno dove andare, non serve un cartello» - Qualcosa del genere in Ticino si è mai pensata? Lo abbiamo chiesto al sindaco di Lugano, Michele Foletti. «Una segnaletica per indicare dove sono i postriboli? Da noi tutti sanno che ci sono quelle due palazzine a Pazzallo e che quindi è quella la direzione da prendere. Le di vede anche dall'autostrada, difficile sbagliarsi».

Ovviamente non c'è nemmeno da tutelare chi lavora per strada perché, come sottolinea Foletti, «c'è una legge cantonale ben chiara e di ragazze in strada non ne abbiamo». Insomma, qui la cartellonistica proprio non serve: «Chi deve andare dal dentista di solito ne conosce l'indirizzo».

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