Segnalati sempre più casi da parte di chi si tuffa in laghi e fiumi
ZURIGO - Un bel tuffo nel lago o in un fiume e quando si esce ecco comparire prurito forte sulla schiena e dopo un po' delle piccole pustole rosse. Si tratta della dermatite del bagnante che è generata dalle "pulci d’anatra". E ora che i laghi si stanno riscaldando questa situazione si sta facendo sempre più presente.
Qual è il problema? - Le segnalazioni stanno aumentando. Lo conferma Christian Greis, medico della Clinica dermatologica dell'Ospedale universitario di Zurigo. «Come in altre estati, attualmente stiamo trattando più persone con eruzioni cutanee comparse dopo il nuoto o un bagno». Il motivo sono le cercarie, o come vengono anche chiamate: pulci d'anatra. Si tratta di larve di vermi che di solito sono trasportate e ospitate dagli uccelli acquatici. Entrano nei corsi d'acqua attraverso i loro escrementi e se la temperatura dell'acqua supera i 20 gradi, le larve, che solitamente si attaccano ad altri esseri, cercano un ospite. «Quando nuotano o guadano acque infette, queste larve penetrano accidentalmente nella pelle delle persone», spiega Greis.
Cosa succede se entri in contatto con le cercarie? - Sensazioni di prurito e bruciore si verificano entro pochi minuti o alcune ore dal contatto. Nelle zone colpite si sviluppano arrossamenti, piccole papule o vesciche. Secondo Greiss, il prurito nella cosiddetta dermatite da bagno può durare «da giorni a settimane e spesso porta a ferite da grattamento che possono infettarsi. Attualmente notiamo che l'intensità dei sintomi non è necessariamente maggiore, ma il numero delle persone colpite aumenta a causa del periodo dell'anno».
Quali corpi idrici sono particolarmente colpiti? - Particolarmente colpiti sono i laghi e gli stagni d'acqua dolce, soprattutto quelli in cui vivono molti uccelli acquatici.
Almeno tre casi a San Gallo - All'inizio di luglio almeno tre bagnanti hanno riferito di essere entrati in contatto con le pulci d'anatra. «Purtroppo non possiamo intervenire attivamente contro le pulci delle anatre. Se però la situazione dovesse peggiorare, sensibilizzeremo i nostri bagnanti informando gli ospiti agli ingressi», spiega Roland Hofer, responsabile del servizio impianti della città di San Gallo.
Il contatto con le cercarie è pericoloso? - «La dermatite cercariale è spiacevole e può causare disagio, ma di solito non è pericolosa. Le infezioni secondarie causate dai graffi rappresentano il rischio maggiore per la salute», afferma Greis, che dice che esistano unguenti e compresse che alleviano il prurito.
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