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Ancora incerte le cause del decesso della donna che da anni viveva e lavorava lontano da casa.
BERNA - Un lungo viaggio dalla Nuova Zelanda alla Svizzera. Un ritorno a casa, per una vacanza, che purtroppo si è rivelata fatale per una donna svizzera di 49 anni che da tempo viveva e lavorava come diplomatica all’ambasciata rossocrociata in Nuova Zelanda.
La morte è avvenuta lo scorso 25 luglio durante un viaggio di piacere in Svizzera e Germania, come riferiscono i media neozelandesi. Una conferma è arrivata dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
«Il DFAE e il suo capo, il consigliere federale Ignazio Cassis, sono profondamente addolorati per la scomparsa ed esprimono le loro condoglianze alla famiglia. Il dipartimento è in contatto con la famiglia del dipendente deceduto».
La defunta, che ricopriva il suo posto dal 2021 e aveva lavorato per circa 30 anni nel servizio estero svizzero, si era recata, tra l'altro, alla cerimonia di laurea di suo figlio in Svizzera.L'ambasciatore svizzero in Nuova Zelanda, Viktor Vavricka, ha dichiarato al portale di notizie neozelandese Stuff che la morte sarebbe stata probabilmente causata da un'infezione batterica che ha portato alla sepsi e infine all'insufficienza cardiaca. Tuttavia, la causa esatta della morte non è ancora stata chiarita.
La donna era nota per la sua forma fisica e lo stile di vita attivo. La sua famiglia e il suo compagno a Wellington sono in stretto contatto con l'ambasciata svizzera.
