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Gli esperti mettono in guardia contro la nuova moda. I bambini devono essere sempre accompagnati.
ZURIGO - È forse il sogno di ogni bambina che abbia visto il cartone animato, poi diventato anche film, "La sirenetta": entrare in piscina e nuotare come una sirena. Da qualche anno però questa ambizione non è solo un miraggio. Sempre più negozi anche in Svizzera vendono le cosiddette code da sirena per bambini. Un gadget divertente ma non privo di rischi per i più piccoli.
Ma andiamo con ordine. «Abbiamo registrato un aumento delle vendite», ha spiegato a Nau.ch Tobias Heller, portavoce di Digitec Galaxus. «Se la domanda dovesse continuare sui questi ritmo, nei prossimi giorni supereremo già il record dell'anno scorso».
Una nuova moda dell'estate? «Non possiamo ancora parlare di un boom vero e proprio, ma la tendenza è chiara», ha continuato Heller. «Ogni mese il numero di pinne vendute è di almeno due cifre».
Eppure non è tutto oro quello che luccica. Dietro a questa nuova passione si nascondono alcuni pericoli. «La libertà di movimento delle gambe è limitata. Di conseguenza i normali gesti del nuoto sono compromessi», ha sottolineato ai colleghi svizzeri tedeschi, Christoph Merki della Società svizzera di Salvataggio (SSS). «Non è facile nuotare con le pinne. Per rimanere a galla, bisogna adattare la movenza con il movimento della coda».
Insomma guai sottovalutare le difficoltà dei bambini a familiarizzare con le code da sirene. «È importante che i genitori non lascino da soli i figli. Il bambino è infatti abituato a movimenti diversi». Per Merki un accompagnatore deve sempre rimanere vicino alla "sirena" mentre nuota in acqua, «in modo che possa intervenire immediatamente in caso di problemi».
La prevenzione diventa dunque essenziale. Il SSS non ha segnalato fino a questo momento nessun incidente legato alle pinne.
