Lavori edili, animali rumorosi, barbecue: basta poco per scatenare un malinteso.
WINTERTHUR - Un cane che abbaia senza tregua, un gallo che canta a squarciagola, siepi lasciate crescere a dismisura, progetti edili che non piacciono. Sono sempre gli stessi i motivi a innescare le liti tra vicini, soprattutto in primavera e in estate. Secondo Axa Svizzera, infatti, i mesi più caldi durante i quali capita più frequentemente di accendersi nei confronti del proprio dirimpettaio sono quelli tra marzo e giugno.
«La maggior parte delle liti scoppia in primavera ed estate, quando si torna a passare più tempo in giardino o sul balcone e aspetti fastidiosi, come le emissioni acustiche, vengono percepiti in maniera amplificata», spiega Alexandra Pestalozzi, giurista presso AXA-ARAG. Il rumore e i versi degli animali sono ciò che danno più fastidio. In linea generale molti cantoni prescrivono il rispetto del silenzio dalle 22:00 alle 6:00 o alle 7:00 del mattino nei giorni feriali; in alcuni l’obbligo scatta anche prima. E una sentenza di tribunale ha addirittura stabilito che i galli di un comune dell’area zurighese avrebbero dovuto restare all’interno del pollaio fino alle 7 nei giorni feriali e fino alle 8 nei fine settimana. «Se i problemi derivano dalla presenza di animali rumorosi, consigliamo innanzitutto di cercare il dialogo e successivamente di coinvolgere l’amministratore dello stabile. Se questi tentativi dovessero rivelarsi vani è possibile richiedere l’assistenza di un legale», ricorda la giurista.
Denunce in calo - Ad ogni modo, fa sapere Axa Svizzera, l'anno scorso le denunce per controversie sono leggermente scese dello 0,7% rispetto al 2022. E anche da gennaio a giugno 2024 le pratiche sono calate di circa il 4% rispetto all'anno precedente. E quando succede, si tratta di conflitti scatenati da lavori in corso: costituiscono circa un quinto di tutte le denunce per controversie tra vicini presentati ad Axa.
Irrigazione e barbecue - Oltre a rumori e a lavori edilizi, si deve prestare attenzione anche all'irrigazione ai barbecue. Innaffiare banalmente le piante potrebbe trasformarsi in una brutta esperienza se l'acqua tracima nel balcone del vicino sottostante, causando delle vere e proprie infiltrazioni. Lo stesso vale per il barbecue: le emissioni e gli odori provocati potrebbero disturbare il vicinato. In linea di principio grigliare sul balcone non è vietato e l’amministratore non ha facoltà di proibirlo, scrive Axa Svizzera. «Ma è certamente consigliabile verificare cosa dicono il regolamento condominiale e il contratto di affitto», ricorda Pestalozzi. E in caso di discordia: «Se la questione non si risolve con il dialogo, è possibile coinvolgere l’amministratore o richiedere un’assistenza legale», afferma la giurista.
Procedura in caso di controversia - Le regole per mantenere i buoni rapporti con il vicinato rimangono poi sempre gli stessi. Prima di grandi progetti di piantumazione, costruzione e altro, sarebbe bene prendere contatto con il vicinato e prevenire da subito possibili conflitti derivanti da emissioni acustiche e distanza dai confini. Qualora, nonostante tutto, si dovessero originare controversie di una certa entità, secondo Pestalozzi è bene discutere la questione in modo pacato e cercare insieme le possibili soluzioni. Se non riesce a comporre la questione con piena soddisfazione delle parti, si può ricorrere a un mediatore, che può essere un soggetto terzo neutrale oppure l’amministratore. «E se anche questo non basta, ci sono professionisti specializzati in mediazione, con cui abbiamo avuto e continuiamo ad avere ottime esperienze, per venire a capo delle controversie», commenta la giurista. Nella peggiore delle ipotesi, se i conflitti appaiono irrisolvibili, non resta che adire le vie della giustizia ordinaria. Spesso la sola presenza di un legale è sufficiente per riportare tutti a più miti consigli.