Sono sospettate di aver violato i provvedimenti decisi in relazione alla situazione in Ucraina, come pure di riciclaggio di denaro.
BERNA - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) sta indagando su quattro persone legate all'oligarca russo Suleiman Kerimov. A questo proposito, la Segreteria di Stato dell'economia (Seco) ha bloccato 1,3 miliardi di franchi con un provvedimento superprovvisionale.
L'MPC ha confermato le informazioni fornite oggi dal quotidiano romando "Le Temps". A seguito di approfondite indagini preliminari, la Seco aveva richiesto l'apertura di un'inchiesta. Cosa che è avvenuta lo scorso novembre.
Le indagini sono in corso contro quattro persone fisiche e contro ignoti. Sono sospettati di aver violato i provvedimenti decisi in relazione alla situazione in Ucraina, come pure di riciclaggio di denaro.
Secondo i dati riporta sul sito della Seco, il valore totale dei beni russi congelati in Svizzera ammonta a 7,1 miliardi di franchi svizzeri al 13 agosto. Si tratta di beni immobili, auto di lusso e opere d'arte appartenenti a persone, organizzazioni o società contro cui sono state imposte sanzioni.
Nell'ambito del procedimento penale, condotto dalla task force istituita in relazione alla situazione in Ucraina, l'MPC e l'Ufficio federale di polizia (Fedpol) hanno condotto in totale otto perquisizioni domiciliari nei cantoni di Lucerna, Zugo e Nidvaldo, con la collaborazione delle forze di polizia cantonali competenti.
Non sono stati effettuati arresti. E come sempre in simili casi vale la presunzione di innocenza, precisa l'MPC. Gli inquirenti federali e la Seco portano avanti i rispettivi procedimenti e «per motivi tattici legati alle indagini» non forniscono altre informazioni.
Kerimov, gli Stati Uniti e la Svizzera - Dei legami tra Suleiman Kerimov e la Svizzera aveva invece riferito il Dipartimento del Tesoro statunitense nel novembre 2022, quando è stata annunciata una nuova serie di sanzioni che hanno interessato anche entità in Svizzera.
Le sanzioni hanno preso di mira, tra l'altro, il gruppo di elettronica russo Milandr e "società bucalettere" in Armenia, Taiwan e Svizzera collegate all'azienda russa, come annunciato all'epoca dal Dipartimento del Tesoro e dal Dipartimento di Stato statunitensi.
Washington ha anche annunciato di aver imposto sanzioni ai membri della famiglia dell'oligarca russo, che era già soggetto a sanzioni statunitensi. Una delle sue figlie, Gulnara Kerimova, possedeva quattro agenzie immobiliari in Francia, una delle quali era gestita da un cittadino svizzero, anch'egli soggetto a sanzioni statunitensi.
Sono state prese di mira anche altre due holding con sede in Svizzera legate ad Andrei Guryev, ex senatore russo vicino a Vladimir Putin.
Il miliardario Suleiman Kerimov era già stato sanzionato dagli Stati Uniti per sospetto riciclaggio di denaro prima della guerra in Ucraina nel 2018. Le sanzioni riguardano anche i partner commerciali del miliardario russo. E tra questi figura l'uomo d'affari svizzero Alexander Studhalter, che secondo le autorità statunitensi sarebbe una figura centrale nella rete finanziaria di Kerimov e avrebbe riciclato denaro per l'oligarca attraverso varie società.