Lo scorso mese sono stati 2'264 gli asilanti ad aver fatto richiesta. Il principale Paese di provenienza resta l'Afghanistan.
BERNA - In luglio sono state registrate in Svizzera 2'264 domande d'asilo, ossia 383 (+20,4%) in più del mese precedente, ma solo 95 in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno, precisa un comunicato della Segreteria di Stato della migrazione (SEM).
Globalmente nei primi sette mesi di quest'anno le domande sono state 16'385, di cui circa 2800 di persone provenienti dall'Afghanistan che soggiornavano già in Svizzera e che pertanto non gravano sulle strutture dell'asilo.
Negli scorsi mesi la SEM è riuscita a diminuire in maniera significativa il numero di domande d'asilo in sospeso: a gennaio erano 15'655 contro 12'580 a fine luglio.
Delle 2'975 decisioni di prima istanza emanate lo scorso mese, circa un terzo erano positive. 800 persone senza un titolo di soggiorno hanno lasciato autonomamente la Svizzera e altre 400 persone sono state trasferite nel loro paese d'origine o nello Stato Dublino competente.
Anche in luglio l'Afghanistan è stato il principale Paese di provenienza dei richiedenti l'asilo (572 domande, -59 rispetto a giugno), seguono poi la Turchia (369 domande, +69), l'Algeria (215 domande, +113) e l'Eritrea (166 domande, +14).
Per quanto riguarda lo statuto di protezione S, la SEM lo ha concesso a 886 persone fuggite dall'Ucraina, mentre altre 665 domande sono state respinte o stralciate. Da inizio anno 9'904 persone provenienti dall'Ucraina hanno cercato protezione in Svizzera: 4'832 di esse hanno ottenuto lo statuto S, mentre per altre 3'528 la richiesta è stata respinta. Sulla base di queste cifre la SEM ha corretto al ribasso le previsioni e si aspetta in totale circa 17'500 domande per lo statuto S, contro 25'000 a inizio anno.