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SVIZZERAVaiolo delle scimmie, «situazione tranquilla» in Svizzera

21.08.24 - 06:30
L'Ufsp non è preoccupato dell'esplosione dei casi in Africa. «L'epidemia è localizzata in Paesi che non hanno collegamenti diretti».
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Vaiolo delle scimmie, «situazione tranquilla» in Svizzera
L'Ufsp non è preoccupato dell'esplosione dei casi in Africa. «L'epidemia è localizzata in Paesi che non hanno collegamenti diretti».
Nel 2024 sono venti i casi per ora segnalati nel nostro Paese.

BERNA - Il vaiolo delle scimmie, recentemente rinominato Mpox dall'Oms «per evitare una possibile stigmatizzazione di coloro che ne sono stati infettati», è diventato (da una settimana a questa parte) un'emergenza sanitaria internazionale in Africa. Nel 2024 il Continente africano ha infatti contabilizzato oltre 14mila contagi che hanno provocato 524 decessi. Ma in Svizzera com'è la situazione? Ci sono persone che sono state contagiate dal Mpox? E soprattutto: c'è da preoccuparsi? Abbiamo posto queste domande all'Ufficio federale di sanità pubblica (Ufsp). E le risposte sono state confortanti.

Venti casi nel 2024 -In Svizzera, così come in Europa, non c'è infatti alcuna emergenza sanitaria legata al Mpox. «La situazione in Svizzera è tranquilla», ci conferma la portavoce dell'Ufsp Céline Reymond, precisando che i venti casi registrati nel 2024 sono ancora "figli" dell'epidemia di due anni fa (551 i contagi nel 2022).

UfspI casi di Mpox registrati negli ultimi dieci anni.

Epidemia localizzata - Il rischio di importare l'agente patogeno che circola attualmente in Africa è comunque molto basso. «L'attuale epidemia - sottolinea Reymond - è localizzata e riguarda Paesi poco turistici che non hanno collegamenti diretti con la Svizzera».

I sintomi - I primi sintomi della malattia sono febbre, mal di testa, dolori muscolari e alla schiena e gonfiore dei linfonodi. Da uno a tre giorni dopo la comparsa della febbre, si sviluppa un'eruzione cutanea con vescicole o pustole. L'eruzione cutanea di solito si diffonde dalla testa al resto del corpo. Possono essere colpiti anche i palmi delle mani e le piante dei piedi.

Rischio molto basso - A ogni modo - precisa la portavoce dell'Ufsp - la popolazione a rischio (principalmente uomini che hanno rapporti sessuali con uomini e trans che cambiano frequentemente partner sessuale) è protetta dal virus grazie alla vaccinazione o a una precedente infezione, mentre per il resto della popolazione la probabilità di contrarre la malattia è molto basso. «La trasmissione - ricorda Reymond - avviene attraverso il contatto ravvicinato con le lesioni cutanee e questo è relativamente poco frequente, a parte nei rapporti sessuali».

Situazione monitorata - Per questo secondo l'Ufsp, che si base sulle valutazioni dell'Oms e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), anche il rischio di una nuova epidemia di Mpox in Svizzera risulta «basso» sia nella popolazione a rischio sia in generale. «Le misure già in atto, in particolare la vaccinazione e la riduzione dei comportamenti a rischio sono misure efficaci», sottolinea Reymond, precisando che al momento non sono previste nuove raccomandazioni. «A ogni modo - conclude la portavoce - l'Ufsp sta monitorando molto attentamente la situazione per adattare le proprie comunicazioni alla situazione epidemiologica».

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