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ZURIGOLa farmaceutica americana che guadagna miliardi dagli svizzeri gravemente malati

27.08.24 - 14:33
Sono 657 i pazienti curati con Trikafta. Costo totale: circa 68 milioni di franchi l'anno, difficili da negoziare.
20Minuten
La farmaceutica americana che guadagna miliardi dagli svizzeri gravemente malati
Sono 657 i pazienti curati con Trikafta. Costo totale: circa 68 milioni di franchi l'anno, difficili da negoziare.

ZURIGO - Il Parlamento sta attualmente esaminando misure per contenere i costi del sistema sanitario. Una parte di questi dipende dai prezzi elevati dei farmaci, ad esempio per i principi attivi specializzati contro le malattie rare. Esempio? Una confezione di Trikafta, per trattare la fibrosi cistica, del produttore statunitense Vertex Pharmaceuticals, costa 14'975,75 franchi.

Si tratta del cosiddetto “prezzo di vetrina”, come spiegato dall’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) e dall’azienda produttrice a 20 Minuten. Con Vertex Pharmaceuticals vale il modello di prezzo confidenziale: i costi effettivi non possono essere determinati con certezza, ma il “Rapporto sui medicamenti 2023" della cassa malati Helsana, presuppone almeno 100'000 franchi per paziente, per anno di trattamento.

I farmaci salvavita? Una miniera d’oro - Da quando il farmaco è stato approvato nel 2021, le vendite di Trikafta sono esplose. Con costi che ammontano a circa 68 milioni di franchi l'anno, è uno dei farmaci con il fatturato più alto in Svizzera, anche se vengono curati solo 657 pazienti. E Trikafta è solo un esempio. Il Consiglio federale lamenta una generale esplosione dei costi. L'immunoterapia antitumorale con Keytruda, l'anticoagulante Xarelto e Humira, per il trattamento delle malattie autoimmuni, hanno generato costi ancora più elevati.

D'altra parte basta guardare gli stipendi milionari della casa produttrice statunitense: solo nel 2023, la CEO di Vertex, Reshma Kewalramani, ha guadagnato (fra salario e bonus) 20.6 milioni di dollari finendo - de facto - nell'élite mondiale dei manager farmaceutici. I suoi tre colleghi nella dirigenza, hanno ricevuto compensi per quasi 23 milioni di dollari.

L’Ufsp spiega che, attualmente, non esiste un farmaco paragonabile per il trattamento della fibrosi cistica. «Questa situazione consente a Vertex Pharmaceuticals un forte potere negoziale sia in Svizzera, sia all'estero, spuntando prezzi sproporzionatamente alti per i loro preparati».

«È un gioco di forza» - Per Christoph Kilchenmann, capo economista di Santésuisse, una cosa è chiara: «Si tratta di un gioco di forza, da parte delle aziende farmaceutiche, che mira a imporre prezzi esorbitanti».

Un'idea per poter limitare questa leva potrebbe essere un modello di monitoraggio dei costi che costringe le aziende a una sorta di “sconto sulla quantità”, una volta superata un determinato volume di vendita. L'idea è che, con farmaci così cari, questa soglia - che idealmente dovrebbe coprire i costi di produzioni - dovrebbe essere raggiunta con relativa rapidità.

A portare a Berna una proposta di questo tipo nel lontano 2019 era stato il liberale urano Josef Dittli. La sua mozione “Costi dei medicamenti. Adeguare il sistema di omologazione e fissazione dei prezzi nell'assicurazione di base“ era stata inizialmente approvata dalle camere ma un problema di procedura l'aveva - di fatto - “congelata”.

È probabile che se ne parli ancora in questa sessione autunnale, lo scorso venerdì la Commissione competente del Nazionale aveva posto il suo preavviso favorevole alla stessa. Un dibattito particolarmente acceso, vista le pressioni della lobby farmaceutica, non sono però escluso.

«Ridurre il prezzo di Trikafta è una priorità» - Il principio proposto dal parlamentare Plr non dispiace affatto a Kilchenmann ritiene che l'idea possa essere efficace: «In questo modo si alleggerisce il peso di queste cure costose sulle tasche di chi deve usufruirne»

Anche Reto Weibel, presidente di Fibrosi Cistica Svizzera (FCS), accoglie favorevolmente l’idea: «È un modello che, con un farmaco come questo, ha senz'altro senso», spiega l'associazione, «per noi l'abbassamento del prezzo di Trikafta è una priorità».

Allo stesso tempo Weibel sottolinea che purtroppo il dibattito politico tende a ignorare il quadro complessivo: «Al di là dei benefici sul benessere dei malati, il farmaco offre anche benefici a tutta la società! Le persone affette dalla malattia, che in genere dipendono da una rendita d'invalidità, possono grazie a Trikafta tornare alla vita lavorativa attiva, consumare, pagare le tasse e non dipendere più a vita dai sussidi statali».

La riposta di Vertex Pharmaceuticals

Interpellata da 20 Minuten, l'azienda ha difeso il prezzo di Trikafta motivandolo con il «valore clinico» del principio attivo: nel prezzo vengono presi in considerazione i benefici del farmaco per il sistema sanitario nazionale, i pazienti e gli operatori sanitari. Viene presa inoltre in considerazione la situazione finanziaria dell'intero Paese. Visto che solo una minima parte dei farmaci giungono effettivamente sul mercato, questi devono forzatamente recuperare i costi di sviluppo globale: «Abbiamo investito più di dieci miliardi di dollari nello sviluppo dei cosiddetti modulatori CFTR», spiega Vertex Pharmaceuticals. Da tenere in considerazione anche le spese fisse: «Ogni anno investiamo più di un miliardo di dollari nello sviluppo di nuovi farmaci per malattie che - al momento - non dispongono di nessuna opzione terapeutica».

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