La malattia della lingua blu si diffonde attraverso i moscerini (piccole zanzare). È il primo rilevamento dal 2020
BERNA - Per la prima volta dal 2020 in Svizzera è stato rilevato nuovamente un caso di febbre catarrale ovina del sierotipo 8 (BTV-8).
La malattia della lingua blu si diffonde attraverso i moscerini (piccole zanzare). L’infezione provoca soprattutto negli ovini e nei bovini sintomi quali febbre, infiammazione delle mucose, edemi alla testa, zoppia e aborti. In quanto epizoozia da combattere, la febbre catarrale ovina è soggetta all’obbligo di notifica. Se i detentori di animali notano sintomi sospetti, devono immediatamente rivolgersi a un veterinario.
L’agente patogeno non è pericoloso per l’essere umano e carne e prodotti a base di latte possono essere consumati senza riserve.
L’infezione da virus della febbre catarrale ovina del sierotipo 8 è stata rilevata il 29 agosto in un bovino nel Cantone di Vaud. Il BTV-8 si è diffuso in Europa a partire dal 2000 e ha raggiunto la Svizzera per la prima volta nel 2007. Il caso ora notificato nel Cantone di Vaud è il primo rilevamento del virus dal 2020.
Per la Svizzera è stata istituita una zona interessata dalla febbre catarrale ovina (zona BT): ciò significa che il traffico di animali nella Confederazione continua a essere possibile senza restrizioni, ma l’esportazione in Paesi che non presentano casi della malattia è possibile soltanto a determinate condizioni. Oltre al traffico di animali, ciò riguarda anche l’esportazione di sperma, ovuli ed embrioni.
Alla luce della situazione epizootica in Europa, e in particolare in Germania e in Francia, il rischio di introduzione della febbre catarrale ovina del sierotipo 3 (BTV-3) in Svizzera è molto elevato.
Misure per la protezione degli effettivi di animali da reddito - In Svizzera esiste un vaccino autorizzato contro il BTV-8; il detentore è libero di decidere, consultando il veterinario, se vaccinare o meno i propri animali. È pressoché impossibile proteggere completamente gli animali dai moscerini, ma zanzariere e barriere fisiche consentono di ridurre la probabilità che questi insetti pungano gli animali e diffondano il virus. Anche l’uso di insetticidi e repellenti può aiutare a ridurre il numero di zanzare nella stalla e intorno agli animali. Si raccomanda inoltre di eliminare le acque stagnanti, ambiente ideale per la riproduzione delle zanzare.