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SVIZZERAI due comuni argoviesi pronti ad abbracciare il nucleare

03.09.24 - 23:30
Qualora il progetto del Consiglio federale dovesse andare in porto, c'è chi non avrebbe nessun problema ad avere una centrale dietro casa
20min/Matthias Spicher
I due comuni argoviesi pronti ad abbracciare il nucleare
Qualora il progetto del Consiglio federale dovesse andare in porto, c'è chi non avrebbe nessun problema ad avere una centrale dietro casa

BERNA - Il Consiglio federale vuole revocare il divieto di costruzione di nuove centrali nucleari, come parte di una controproposta all'iniziativa contro il blackout. Nel 2017 l'elettorato aveva votato contro la costruzione di nuove centrali, ma la situazione è cambiata a causa dell'aumento della domanda di elettricità, della crescita demografica e della guerra in Ucraina, ha spiegato il ministro dell'Energia Albert Rösti.

«Oggi suppongo che una nuova centrale nucleare dovrebbe essere costruita nei siti esistenti. Per il semplice motivo dell'accettazione da parte dell'opinione pubblica», ha dichiarato Rösti al SonntagsBlick. Non è un caso che la località citata per un possibile sito sia Mühleberg, nel canton Berna. Lì è stata per anni in funzione una centrale nucleare, finché nel 2013 è stato deciso di chiuderla - come infatti è avvenuto nel 2019. Per ragioni economiche, peraltro. Il gestore BKW crede che l'area sarebbe nuovamente utilizzabile nel 2034.

Ci sono poi due comuni argoviesi che dicono di essere pronti per un'altra centrale nucleare. Già, un'altra. Si tratta di località che hanno già avuto a che fare con l'atomo. La prima è Döttingen, il cui sindaco Michael Mäder ha dichiarato a Watson: «Siamo pronti per Beznau 3». Mäder pensa soprattutto al numero di posti di lavoro garantito da un impianto di questo genere. «Come sindaco, sarei ovviamente felice se venisse costruita un’altra centrale nucleare».

Anche il sindaco di Leibstadt, Hanspeter Erne, è altrettanto entusiasta: «Qui tutti sono pienamente a favore di Leibstadt 2». Il comune potrebbe anche offrire "condizioni perfette" per un'altra centrale nucleare.

Queste sono le manifestazioni d'interesse. La proposta avanzata dall'esecutivo sarà ora sottoposta a consultazione. «Poi il Parlamento potrà discuterne e dire democraticamente cosa il Consiglio federale dovrebbe o non dovrebbe fare. E alla fine sarà il popolo a decidere», conclude Rösti.

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COMMENTI
 

Golf67 3 mesi fa su tio
Con il costo e la penuria di energia attuale, sfido ogni comune (e popolazione) a dire di no alle condizioni che le aziende hanno proposto 50 anni fa. Tutto il resto è fuffa..

Lo stolto errante 3 mesi fa su tio
Risposta a Golf67
La fuffa è continuare a vivere al di sopra delle reali possibilità!

Dylan Dog 3 mesi fa su tio
Visto che questi comuni vogliono il risvolto positivo dell'avere una centrale nucleare sul territorio, si tengano poi anche le tonnellate di scorie radioattive!!! Basta nucleare, il popolo lo ha gia detto in votazione! Ahh già, la democrazia svizzera comincia a puzzare di dittatura ormai da un po' di tempo...

Golf67 3 mesi fa su tio
Risposta a Dylan Dog
Se ci sarà un cambiamento di rotta dovrà passare da una votazione popolare. Comunque ci sono tante altre democrazie nel mondo. Biglietto di sola andata e il gioco è fatto.

Nikooo777 3 mesi fa su tio
Risposta a Dylan Dog
in 50 anni di attività si sono generati 70 contenitori posti in un magazzino che ne può contenere 200. Non credo si farebbero molto problemi. Poi secondo il tuo ragionamento, siccome il 33% dell'energia elettrica viene da queste centrali nucleari, anche tu dovresti metterne un po' in cantina! Quando si è votato nel 2017 (fra l'altro in un pacchetto di leggi, non con un voto a sé) ci hanno detto che avremmo potuto sostituire il nucleare con centrali a gas e che la domanda energetica non sarebbe aumentata, ma erano tutte ball3, quindi votare di nuovo è più che democratico!

Lo stolto errante 3 mesi fa su tio
Risposta a Golf67
E visto che il popolo ha votato contro il nucleare lei come altri siete liberi di andarvene se non condividete la scelta!

Golf67 3 mesi fa su tio
Risposta a Lo stolto errante
Risposta fuori contesto. Referendum, iniziative, ecc. fanno parte della democrazia. Se si mette in discussione la democrazia allora cade tutto.

Dylan Dog 3 mesi fa su tio
Risposta a Lo stolto errante
😃👍

Lo stolto errante 3 mesi fa su tio
Secondo le stime della Nagra, se resteranno in esercizio per 47 anni (Mühleberg) e 60 anni (gli altri quattro impianti), le centrali atomiche svizzere lasceranno dietro di sé circa 8500 m3 (pari a 4600 tonnellate) di materiale altamente radioattivo (centinaia e centinaia di anni per lo smaltimento) e 67’500 m3 di scorie a media e bassa radioattività. Ma si dai, anche se il popolo ha votato per uscirne, i problemi saranno di altri, come sempre… e leggo d’intelligenza o lungimiranza? mi pare che allo stato attuale, l’unica cosa intelligente sarebbe ridurre i consumi e fare anche tre passi indietro a livello privato e industriale! Il popolo Svizzero che si crede virtuoso e poi quando c’è da dimostrarlo diventa una capra come il resto del mondo!

Golf67 3 mesi fa su tio
Risposta a Lo stolto errante
8300 m3 è poco più di una palazzina e le scorie perdono gradualmente la radioattività. Ci sono studi e fatti che lo dimostrano. Invece per la riduzione del consumo condivido. Sono certo che lei abbia già iniziato o magari ha il SUV elettrico? È una domanda..

Le Goff 3 mesi fa su tio
Risposta a Lo stolto errante
Centinaia di migliaia di anni per la verità. Ma nonostante ciò, queste scorie restano dove sono e non si disperdono da nessuna parte. Vogliamo auto elettriche? Vogliamo termopompe? Vogliamo abbandonare i combustibili fossili? In attesa delle centrali a fusione nucleare - se mai arriveranno - la fissione nucleare è l'unica alternativa possibile a gas e carbone. Inutile fare i brillanti e poi importare energia nucleare dalla Francia o a carbone dalla Germania. Le rinnovabili non ci sostengono ora e non lo faranno quando i veicoli elettrici saranno la maggioranza e le caldaie a olio saranno una rarità. Quindi a meno di non allagare tutte le nostre valli e costruire dighe gigantesche (fin quando avremo l'acqua per farlo comunque... ) come consigli di fare? E sono sicuro che fra qualche secolo ci saranno modi di smaltire le scorie, già ci sono anche se su scala minima e immagino super costosa. Alla peggio, saremo poi in grado di spedirle in sicurezza nello spazio infinito.

Nikooo777 3 mesi fa su tio
Risposta a Lo stolto errante
Quando si usano i metri cubi per fare i numeri grandi per non dire che in 50 anni di attività si sono generati 70 contenitori posti in un magazzino che ne può contenere 200. Puoi anche andare lì a visitarlo e probabilmente ti fanno anche abbracciare questi contenitori. Inoltre siccome il decadimento radioattivo ha una curva esponenziale, dopo pochi anni le radiazioni pericolose si abbassano di moltissimo. Dopo circa 300 anni la pericolosità delle scorie sarà quasi irrilevante dal punto di vista fisico. Per non parlare del fatto che queste scorie possano essere ulteriormente indebolite riciclandole...

Golf67 3 mesi fa su tio
Risposta a Le Goff
Severo ma incontestabile 💪👍 Le ideologie vanno bene fino ad un certo punto, oltre bisogna essere realisti e pragmatici. Altrimenti torneremo alle candele..il che non è poi così male, quasi romantico.

Lo stolto errante 3 mesi fa su tio
Risposta a Le Goff
Tutto vero! Vorrei però far riflettere sullo stato attuale delle guerre in corso e la fragilità dell’animo umano… quel che sta succedendo a Zaporizhzhia ne è l’esempio. Fossimo realmente virtuosi nei nostri comportamenti sarebbe forse percorribile come cammino, ma siamo ben lontani da questo e non vedo un’organizzazione mondiale in grado di tutelare questa strada. Sarò anche un gran pessimista, ma come scritto in precedenza tre passi indietro sarebbero più opportuni rispetto a perorare una causa molto rischiosa. Per quel che concerne lo smaltimento nel iperspazio, mi pare la tipica soluzione dello sporco sotto lo zerbino.

Golf67 3 mesi fa su tio
Risposta a Lo stolto errante
Come per dire che non ci sono altri mezzi per far saltare tutto il mondo! E come per dire che se dovessimo essere attaccati non farebbero saltare dighe, parchi eolici e pannelli solari?Se dobbiamo ridurre il consumo allora che si riducano armamenti e finanziamenti delle guerre. Suvvia..

Golf67 3 mesi fa su tio
Risposta a Lo stolto errante
Mi sa che si è svegliato in ritardo. Se qualcuno volesse far saltare tutto ci mettere un nano secondo. Quindi la storia di Zaporiz…ecc, non regge. La situazione mondiale difficilmente migliorerà, siamo realisti, quindi dobbiamo evitare rischi con altre centrali nucleari? E le dighe? I parchi eolici, pannelli solari? Non credo che siano già sui radar di tutto il mondo? Lei crede che zar Puter farebbe saltare una centrale nucleare a 500 km dal suo confine? L’avrebbe già fatto!

Lo stolto errante 3 mesi fa su tio
Risposta a Golf67
Esistono studi diversi e fatti da personaggi interessati… basta vedere cosa compra il soldo per comprendere le linee guida degli “studi sulla decadenza di un atomo d’uranio”… lo smaltimento ultracentenario delle scorie dovrebbe far riflettere molto di più di un’esigenza fuori controllo.. continuare a vivere al di sopra delle nostre reali possibilità non è un cammino percorribile… cerco di usare le gambe e quando non è possibile ho una macchina 1100cc😅 non credo che lo stato attuale energetico sia praticabile per le auto elettriche e credo che anche quelle a combustione andrebbero ridotte di peso e capacità HP e CC.

Nikooo777 3 mesi fa su tio
Comuni lungimiranti! complimenti! In Ticino purtroppo ho qualche dubbio che un comune si faccia avanti

Eneri 3 mesi fa su tio
Comuni che dimostrano intelligenza!

Golf67 3 mesi fa su tio
Risposta a Eneri
Quando paghi il 10% del costo dell’elettricità, le garantisco che la popolazione sarà sempre d’accordo. Lo erano già 50 anni fa quando hanno costruito le prime centrali, delle quali si sapeva ben poco, se non la paura che potesse essere rischiosa. Successo qualcosa, no! Quindi tanti bla bla, ma la gente compera dove il prezzo è più basso.
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