L'anno prossimo un'economia domestica standard pagherà 29 centesimi per chilowattora, ovvero 3,14 centesimi in meno rispetto al 2024.
BERNA - Nel 2025 in Svizzera i prezzi dell'elettricità caleranno in media del 10%. Lo ha comunicato oggi la Commissione federale dell'energia elettrica (ElCom). Stando ai calcoli dell'autorità di vigilanza del settore, l'anno prossimo un'economia domestica standard pagherà 29 centesimi per chilowattora, ovvero 3,14 centesimi in meno rispetto al 2024.
Il conteggio dei valori mediani resi noti dalla ElCom è stato effettuato sulla base delle nuove tariffe elettriche che i circa 600 gestori di rete del Paese hanno dovuto comunicare ai propri clienti e sottoporre - entro il 31 agosto di quest'anno - all'attenzione dello stesso organo statale. Sull'arco di un anno, spiega ElCom, un'economia domestica standard che consuma in media 4'500 kWh si vedrà recapitare una bolletta da 1'305 franchi. Il che si traduce in 141 franchi in meno, se paragonato ai costi del 2024.
Le tariffe elettriche - viene precisato - si compongono della tariffa per l'energia, del corrispettivo per l'utilizzazione della rete, dei tributi e delle tasse agli enti pubblici nonché del supplemento rete. Quest'ultimo diminuirà per le famiglie del 4%, passando da 12,71 centesimi per chilowattora a 12,18.
Nella tariffa di utilizzo della rete sono inclusi i costi per la cosiddetta riserva invernale, pari a 0,23 centesimi per chilowattora. Per le economie domestiche le tariffe dell'energia diminuiranno da 15,63 a 13,70 centesimi per chilowattora (che equivale a una diminuzione del 12%).
I tributi e le prestazioni agli enti pubblici, come pure il supplemento rete, restano invece invariati. I costi di rete e i prezzi dell'energia diminuiranno anche per le piccole e medie imprese (PMI).
Mercato più stabile - Il fatto che nel 2025 le tariffe registreranno in media un leggero calo ha diversi motivi. In primo luogo i prezzi sul mercato all'ingrosso si sono stabilizzati, seppure attestandosi a un livello elevato.
Dopo gli aumenti tariffari in parte consistenti nel 2023 e 2024, attualmente si rileva una leggera distensione, con un effetto al ribasso, a volte ritardato, sulle tariffe energetiche.
Mentre dodici mesi fa i prezzi all'ingrosso per la consegna nell'anno successivo erano ancora quotati a circa 150 euro per megawattora (MWh), attualmente si aggirano sui 90 euro per MWh (1 MWh = 1000 kWh). In secondo luogo, rispetto all'anno precedente sono diminuiti i costi della riserva invernale.
Le tariffe dell'energia del servizio universale dipendono fortemente dal portafoglio di produzione e dalla strategia di acquisto dell'azienda di approvvigionamento, poiché si basano sui prezzi di costo della produzione propria e sui prezzi pagati per l'energia elettrica acquistata.
Viste le oscillazioni dei prezzi sul mercato a termine dell'elettricità, è determinante anche il momento dell'acquisto.
Analisi supplementari della ElCom dimostrano che nel quadro delle recenti forti oscillazioni dei prezzi all'ingrosso, anche esigue differenze nelle strategie di acquisto dell'energia dei gestori di rete possono comportare forti differenze di prezzo.