Aveva 57 anni, di cui 28 passati a contatto con l'universo carcerario e otto evasioni alle spalle.
FRAUENFELD - Venticinque anni fa - il 13 settembre 1999 - Walter Stürm, soprannominato il "re delle evasioni", si tolse la vita in un cella delle pretoriali di Frauenfeld (TG).
Aveva 57 anni, di cui 28 passati a contatto con l'universo carcerario e otto evasioni alle spalle.
Rampollo di una famiglia di industriali di Goldach (SG), Walter Stürm deve la sua popolarità ad una fuga dal penitenziario di Regensdorf (ZH) del 1981. Era il periodo di Pasqua e il detenuto lasciò nella cella un foglio con la scritta: «Sono andato a cercare ovetti».
Di professione carrozziere, abbandonò la "retta via" appena ventenne, quando acquistò una fiammante Lotus, pagandola con i soldi ricavati dalla vendita di auto rubate. La sua prima evasione nel 1970, dal carcere di Arlesheim (BL). La prima condanna pesante è del 1972, quando a Zurigo gli furono inflitti otto anni e mezzo per rapina a mano armata e furto.
Rinchiuso nel penitenziario di Basilea, riuscì ad evadere nel 1974 mentre effettuava lavori all'esterno. Fu poi riacciuffato e incarcerato a Regensdorf (ZH), il penitenziario che lo rese celebre e dal quale riuscì a fuggire per ben cinque volte fra il 1976 e il 1988.
Diventato negli Anni '80 un simbolo per i movimenti di sinistra che dimostravano contro la repressione poliziesca, Walter Stürm ha vissuto otto anni da latitante. In quegli intervalli di libertà commise numerosi altri reati, che gli valsero nel 1992 una condanna a dodici anni di reclusione, in seguito ridotti a dieci anni e mezzo.
Il 20 ottobre 1998 Stürm fu rilasciato dal penitenziario ticinese della Stampa, questa volta legalmente, dopo aver scontato i due terzi della pena.
A meno di cinque mesi di distanza, il 10 marzo 1999, fu però arrestato in Appenzello Esterno, dove la sua famiglia possedeva una casa di vacanza, con il sospetto di aver preso parte il giorno stesso ad una rapina da 100mila franchi in una banca di Horn (TG).
Il complice del colpo era Hugo Portmann, un ex legionario - già protagonista nel 1992 di una rocambolesca fuga dalla Stampa di Lugano - che era a sua volta da poco evaso dalla prigione grigionese di Realta. Pochi giorni prima, Stürm, Portmann e un altro complice presero in ostaggio la moglie del gestore di una banca di Sirnach (TG) per obbligare il marito ad aprire la cassaforte. Ma il tentativo fallì.
Sei mesi dopo l'ultimo arresto, Walter Stürm fu ritrovato senza vita nella cella di Frauenfeld, dove si trovava in detenzione preventiva. L'inchiesta stabilì senza ombra di dubbio che fu un suicidio.