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CAMERE FEDERALIPer il Nazionale i finanziamenti all'UNRWA «devono cessare immediatamente»

09.09.24 - 17:26
La Camera del popolo ha approvato questo lunedì pomeriggio una mozione di David Züberbühler (UDC/AR).
Imago
Fonte Ats
Per il Nazionale i finanziamenti all'UNRWA «devono cessare immediatamente»
La Camera del popolo ha approvato questo lunedì pomeriggio una mozione di David Züberbühler (UDC/AR).

BERNA - Bisogna cessare immediatamente i finanziamenti all'UNRWA, l'agenzia dell'Onu per i profughi palestinesi. Il Consiglio nazionale ha approvato oggi con 99 voti a 88 e 7 astensioni una mozione in tal senso di David Züberbühler (UDC/AR). Il plenum si è espresso contro il parere della sua commissione preparatoria e contro quello del Consiglio federale. Il dossier va agli Stati.

«Questa organizzazione impiega nelle sue scuole insegnanti che lodano i terroristi di Hamas come martiri o addirittura incitano alla violenza contro gli ebrei», ha affermato l'autore della proposta, citando un rapporto congiunto di UN Watch e IMPACT-se.

Secondo l'UDC, la perizia indipendente dell'ex ministra degli esteri francese Catherine Colonna non ha smentito queste accuse. La Svizzera, secondo i democentristi, «non deve più sostenere il terrorismo e l'antisemitismo, neanche indirettamente, e potrà tornare a essere una vera mediatrice di pace solo quando avrà smesso di finanziare l'UNRWA».

«Conseguenze catastrofiche per la striscia» - Nicolas Walder (Verdi/GE), a nome della commissione, ha da parte sua fatto notare che la cooperazione con l'UNRWA è attualmente indispensabile per fornire aiuti umanitari urgenti a Gaza. Il rapporto Colonna non ha corroborato le accuse israeliane contro l'UNRWA, ha poi replicato.

Data l'assenza di altre soluzioni praticabili per la fornitura di aiuti umanitari d'emergenza a Gaza e di una soluzione politica al conflitto, l'immediata cessazione dei finanziamenti dell'UNRWA avrebbe conseguenze "catastrofiche" per i due milioni di gazauiti, ha ammonito Walder.

Altre due mozioni collegate - Il plenum ha in seguito approvato, con 120 voti a 73, una mozione della sua Commissione di politica estera che chiede di riassegnare il contributo 2024 destinato all'UNRWA agli aiuti umanitari di emergenza per la popolazione di Gaza. L'obiettivo è che nessun fondo finisca all'agenzia e vada invece direttamente a sostegno dei più svariati interventi di aiuto (derrate alimentari, medicinali, ecc.) indipendentemente da chi si occupa della loro attuazione logistica sul campo.

Accolta, con 126 voti a 63, anche un'altra mozione della stessa commissione, che incarica il Consiglio federale di adoperarsi presso la comunità internazionale affinché venga adottata, non appena l'attuale conflitto a Gaza lo consentirà, una soluzione riguardante la successione dell'UNRWA e il conseguente impiego dei suoi mezzi finanziari. Il Governo, che era favorevole, è tenuto ad esaminare alternative in tal senso, per esempio la possibilità che l'aiuto ai Palestinesi venga integrato nell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR).

Una lunga discussione

Il ministro degli esteri Ignazio Cassis ha ricordato che lo scorso mese di maggio, il Governo aveva deciso di stanziare 10 milioni di franchi per coprire necessità urgenti a Gaza quali cibo, acqua, alloggi, assistenza sanitaria di base e logistica. L'UNRWA fornisce gran parte della logistica e delle infrastrutture di cui le organizzazioni umanitarie sul posto hanno bisogno per il loro lavoro, ha proseguito, sottolineando anch'egli che «nessuna altra organizzazione è oggi in grado di sostituirsi ad essa», tra l'altro attiva anche in altri Paesi del Medio Oriente.

Il sostegno all'UNRWA è oggetto di dibattito in Parlamento dallo scorso anno. Una maggioranza di destra ha prima cercato di tagliare i fondi all'agenzia attraverso il budget. I finanziamenti sono stati poi sospesi, in attesa di rapporti su presunti legami tra Hamas e alcuni membri dell'agenzia.

A maggio, il Consiglio federale ha poi deciso di versare all'UNRWA 10 milioni di franchi per gli aiuti umanitari urgenti a Gaza, invece dei 20 milioni di franchi normalmente stanziati, con il benestare delle commissioni di politica estera di entrambe le Camere. Questo sostegno si aggiunge ai 56,2 milioni di franchi per i bisogni umanitari in Medio Oriente, anch'essi approvati dalle commissioni.

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