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BERNALa popolazione invecchia e anche una caduta può uccidere

11.09.24 - 09:37
Aumentano gli infortuni mortali in casa e nel tempo libero. Il numero degli incidenti mortali nei bambini, invece, rimane stabile
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La popolazione invecchia e anche una caduta può uccidere
Aumentano gli infortuni mortali in casa e nel tempo libero. Il numero degli incidenti mortali nei bambini, invece, rimane stabile

BERNA - Sempre più persone perdono la vita a causa di un infortunio a casa o nel tempo libero. È quanto emerge dal «Barometro della sicurezza casa e tempo libero» dell’Ufficio Prevenzione Infortuni.

Negli ultimi dieci anni, il numero degli incidenti mortali non professionali, senza contare quelli della circolazione stradale e dello sport, è aumentato in media di 31 persone all’anno, arrivando a 2100 vittime.

Più anziani, più morti per infortunio - Questo aumento è dovuto anche al cambiamento demografico. Con il crescente numero di persone anziane, aumenta il rischio di lesioni gravi o mortali in caso di infortunio. Ad esempio, le persone che hanno perso la vita in casa e nel tempo libero hanno un’età media di 82 anni. Nella circolazione stradale e nello sport, invece, l’età media di decesso è di 53 anni.

Gli infortuni mortali in casa e nel tempo libero costituiscono l’86% di tutti gli infortuni non professionali mortali, rispetto all'80% di dieci anni fa. In particolare è aumentato il numero degli infortuni mortali da caduta (+20 all’anno). Con 1700 infortuni all’anno, questi rappresentano di gran lunga la maggior parte degli infortuni mortali non professionali. Inoltre, ogni anno muoiono in media 135 persone per soffocamento (+ 3 all’anno).

Prevenire le cadute - Il rischio di cadute non riguarda solo le persone anziane: oltre 14'000 persone si feriscono gravemente ogni anno cadendo in casa e nel tempo libero. La metà di queste è in età lavorativa.

L’UPI ha messo a punto diverse iniziative per contrastare il crescente numero di cadute. Tra i consigli principali si sottolinea l'importanza di eliminare gli ostacoli che potrebbero causare inciampi, soprattutto sulle scale. Inoltre, l'allenamento di equilibrio, forza e mente è un'arma efficace contro le cadute. Da sondaggi dell'UPI emerge che un numero sempre maggiore di persone anziane pratica questi esercizi. Se nel 2018 il 39% dichiarava di allenare forza ed equilibrio, oggi la percentuale è salita al 50%.

Dati insufficienti sugli incidenti infantili - Il «Barometro della sicurezza» evidenzia inoltre che in Svizzera il numero di bambini che perdono la vita in un infortunio è rimasto invariato negli ultimi dieci anni. Ogni anno, 14 bambini muoiono in casa e nel tempo libero, la metà di questi sono lattanti e bambini piccoli.

Tuttavia, i dati sugli incidenti infantili sono lacunosi: le informazioni relative agli incidenti mortali non sono sempre dettagliati a sufficienza per poter trarre conclusioni generali per una prevenzione mirata, inoltre mancano informazioni sugli infortuni quasi mortali.

L'annegamento silenzioso - È ben noto che uno dei maggiori pericoli è troppo poco conosciuto da molti genitori: l’annegamento silenzioso. Solo un quinto dei genitori e di altre persone di riferimento sa che le bambine piccole e i bambini piccoli, in caso di annegamento, non si dimenano né urlano, ma annegano silenziosamente, senza dare alcun segnale. Per questo motivo, i bambini che giocano vicino o nell'acqua devono essere sempre tenuti sott'occhio e i più piccoli a portata di mano.

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