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LUCERNATonnellate di roccia instabile sulla testa: «Non possiamo tornare a casa»

14.09.24 - 08:02
Il rischio che la massa rocciosa vicina allo Schlössli Schönegg si stacchi è alto. La testimonianza dei residenti.
20min/Thomas Sennhauser
Fonte 20Minuten/Ats
Tonnellate di roccia instabile sulla testa: «Non possiamo tornare a casa»
Il rischio che la massa rocciosa vicina allo Schlössli Schönegg si stacchi è alto. La testimonianza dei residenti.

LUCERNA - Circa 5500 metri cubi di roccia instabile minacciano di crollare su quattro case e sui binari nei pressi della stazione ferroviaria di Lucerna. La città ha installato un sistema di monitoraggio e di allarme.

La massa rocciosa in questione si trova vicino allo Schlössli Schönegg, castello che si trova sulla collina del Gütsch. Per motivi di sicurezza, i residenti della zona possono utilizzare le loro abitazioni solo in misura limitata, hanno indicato oggi le autorità cittadine.

Oggi, in una conferenza stampa, le autorità hanno fatto il punto della situazione. La quantità di roccia a rischio caduta non è chiara, ma comunque estremamente preoccupante: «Possiamo dire che dalle 12'000 alle 13'000 tonnellate di roccia sono attualmente instabili», ha confermato il geologo Beat Keller che spiega come la problematica sia emersa durante i lavori d'ampliamento del Chateau: «È stata identificata un'anomala frattura generata dall'argilla, è questa che ci preoccupa».

I caseggiati che potrebbero essere interessati in caso di crollo sono quattro: in questi è attualmente vietato soggiornare nei locali che danno sulla montagna: «Abbiamo già iniziato a contattare gli inquilini, è ancora un processo in corso», conferma il responsabile dell'Ufficio pericoli naturali della Città, Beda Müller, «una volta che impattano con il suolo le rocce possono saltare anche di 6-7 metri per cui le misure di sicurezza valgono per tutti i piani degli edifici a rischio».

È stato installato un sistema automatico di monitoraggio e allarme. In caso di allerta, la linea delle FFS viene chiusa automaticamente. Gli abitanti della zona vengono avvisati del pericolo con segnali luminosi e sirene.

Una situazione che ha colto di sorpresa i residenti delle case interessate. «Non possiamo più usare il soggiorno e la camera da letto della nostra abitazione», ha spiegato una coppia a 20Minuten. La ragione? Le due stanze si affacciano sulla parete rocciosa pericolante. «Le autorità ci hanno detto che, in caso di emergenza, non avremmo il tempo necessario per scappare».

La roccia pericolante era già stata scoperta a metà agosto. Tuttavia, in una nuova valutazione della situazione effettuata ieri, gli esperti sono giunti alla conclusione che singoli sassi e parti di roccia potrebbero cadere a breve termine. Il potenziale di danno è «enorme», ha annunciato la città.

Le tempistiche però sono ancora molto incerte. «Non sappiamo per quanto questa situazione durerà. Per il momento abbiamo trovato una sistemazione, ma non possiamo prenotare una camera per mesi».

Anche gli altri residenti del quartiere vivono ora nell'incertezza. «Mi sento un po' a disagio», ha raccontato una 35enne preoccupata per le sorti della sua abitazione. La donna vive da diversi anni nella zona considerata ormai a rischio, ma la situazione che sta vivendo oggi è ben diversa.

Come misura immediata sono state installate palizzate in acciaio per ridurre il pericolo e attenuare il potenziale di danno in caso di caduta di massi. Le misure a lungo termine per mettere in sicurezza la roccia instabile inizieranno alla fine del mese e dureranno fino a dicembre, ha dichiarato un geologo ai media. Comprenderanno barre di cemento armato e pareti in calcestruzzo oltre a una rete di contenimento, per un costo di 1,6 milioni di franchi.

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