L'UFCOM: «La sua offerta presentava il miglior rapporto qualità-prezzo».
BIEL/BIENNE - Anche dopo il 2025, Serafe AG continuerà a riscuotere per la Confederazione il canone radiotelevisivo a carico delle economie domestiche. Nell'ambito di una procedura di gara pubblica aperta, il 14 settembre il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) ha attribuito a Serafe AG il mandato per il periodo 2026-2034. La sua offerta presentava il miglior rapporto qualità-prezzo.
Retribuzione - Serafe AG ha proposto come indennizzo circa 158 milioni di franchi per l'intera durata del contratto, pari a circa 17,5 milioni di franchi all'anno (base secondo la gara pubblica: 3,7 milioni di economie domestiche, IVA esclusa). Ciò significa che l'indennizzo forfettario è leggermente inferiore a quello attuale; «tuttavia - scrive l'UFCOM - non è possibile mettere semplicemente a confronto gli indennizzi poiché i requisiti del capitolato d'oneri attuale e di quello nuovo non sono identici. Inoltre, vi sono altri fattori che influenzano l'importo della retribuzione: l'andamento del numero di economie domestiche soggette al pagamento del canone, l'ammontare dell'IVA e, con il nuovo mandato, il rincaro. Oltre a ciò, tramite il canone devono essere coperti altri costi, come le spese d'esecuzione e le tasse per i versamenti effettuati agli sportelli postali».
Concorso di gara pubblica per l'assegnazione del mandato - Il nuovo mandato inizia il 1° gennaio 2026 e termina il 31 dicembre 2034. L'attuale contratto con il DATEC scade il 31 dicembre 2025. Per garantire la riscossione del canone radiotelevisivo a partire dal 2026, l'UFCOM ha realizzato una gara pubblica su incarico del DATEC e in collaborazione con esperti esterni nel campo delle aggiudicazioni. La pubblicazione del nuovo capitolato d'oneri è avvenuta il 31 gennaio 2024 sulla piattaforma elettronica simap. SERAFE AG e un'altra impresa hanno presentato un'offerta entro il termine del 30 aprile 2024. Per motivi legati al diritto degli acquisti pubblici, il nome del concorrente non può essere pubblicato.