Nel mirino dell'AGCM l'operazione da 8 miliardi di euro.
ROMA - L'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) italiana - che il 10 settembre aveva annunciato che avrebbe esaminato a fondo l'operazione da 8 miliardi di euro - ha espresso un giudizio critico sul progetto di acquisizione di Vodafone Italia da parte di Swisscom.
Nel suo bollettino settimanale pubblicato ieri sera l'antitrust parla, di una «potenziale minaccia alla concorrenza».
Le motivazioni - Dal bollettino si apprendono le motivazioni che hanno portato all'apertura dell'istruttoria. «(...) l'operazione appare suscettibile di ostacolare (...) in modo significativo la concorrenza effettiva, in particolare a causa della costituzione o del rafforzamento di una posizione dominante, nei mercati dei servizi di accesso all'ingrosso di rete fissa, dei servizi al dettaglio di rete fissa per la clientela residenziale, dei servizi al dettaglio di rete fissa per la clientela aziendale e dei servizi al dettaglio di rete fissa per la pubblica amministrazione».
Concorrenti - L'AGCM ha tenuto conto anche delle «opinioni di concorrenti come Open Fiber, Telecom Italia Mobile (TIM), Poste Italiane, Fibercop, Iliad Italia e Retelit», si legge nel documento. Questi si sono espressi tra l'altro sull'assegnazione delle frequenze per i servizi di telefonia mobile e sull'accesso all'infrastruttura fisica della rete mobile.
Valutazione - Secondo i garanti della concorrenza, Vodafone Italia detiene inoltre una posizione di mercato dominante anche nel settore del roaming: la sua quota di mercato supera di circa il 10% quella del suo principale concorrente TIM.
Swisscom - La settimana scorsa Swisscom aveva commentato la decisione dell'antitrust affermando che gli esami di fase II - ovvero i casi in cui l'AGCM avvia un'istruttoria qualora ritenga che un'operazione notificata possa sollevare problemi concorrenziali - "non sono rari nel settore delle telecomunicazioni". Il gigante blu aveva inoltre sottolineato di rimanere fiducioso che la transazione favorisca la concorrenza.
«Continueremo a lavorare a stretto contatto e in modo costruttivo con l'AGCM per ottenere un'autorizzazione tempestivax, aveva aggiunto Swisscom, la quale si aspetta che la transazione sarà comunque completata nel primo trimestre del 2025 come inizialmente previsto. Stando all'antitrust l'indagine durerà 90 giorni.