Contrariamente a quanto si crede, l'affluenza alle urne tra i 18-29enni è in costante aumento.
BERNA - Più spesso rispetto a 20 anni fa. Sulla base dei sondaggi post elettorali effettuati da 24 Heures, l’affluenza alle urne degli under 29 è in costante aumento: negli ultimi vent’anni, la crescita è addirittura del 14%.
Over 70 sempre in testa - Inoltre, è la fascia d’età che mostra l’incremento maggiore per quanto riguarda l’interesse verso la politica. Ma, nonostante i dati sempre più incoraggianti, gli over 70 rimangono in testa alla classifica di chi vota.
«Niente di strano» - Per Pascal Sciarini, professore di scienze politiche all'Università di Ginevra, non c'è nulla di strano in questo dato: «I giovani voteranno sempre meno dei loro anziani. Ci sono variabili importanti che spiegano il loro astensionismo». Per lo scienziato politico, un fattore da prendere in considerazione è l'integrazione sociale. «Scelgono di astenersi - aggiunge - soprattutto coloro che provengono dalla classe operaia. Il divario fra le classi sociali è un fattore ancora più marcato fra i giovani». Di solito, gli over 70 e gli under 29 votano in maniera diversa. È successo, per esempio, per il congedo di paternità e per la legge sul CO2.
L’importanza dell’educazione civica - Come rafforzare l’incremento dell’affluenza dei giovani alle urne? Per Sciarini «le scuole potrebbero fare un lavoro migliore per preparare i giovani al voto. La soluzione? Puntare di più sull’educazione civica. Però, dobbiamo anche avere pazienza. Si tratta di un processo che richiede tempo».