Coloro che hanno aderito all'iniziativa della Confederazione Energia e clima esemplari hanno ridotto le loro emissioni del 7%
I prestatori di servizi di pubblica rilevanza che hanno aderito all'iniziativa della Confederazione Energia e clima esemplari (ECE) hanno ridotto le loro emissioni di gas a effetto serra del 7% nel 2023. Tale risultato si spiega con gli sforzi compiuti nei settori del riscaldamento e della mobilità.
In questi ambiti, le istituzioni pubbliche hanno fatto maggiormente ricorso a fonti di energia rinnovabili. Di conseguenza, le loro emissioni di gas serra negli Scope 1 e 2 (emissioni dirette e indirette) sono scese da 632'700 a 590'300 tonnellate di CO2 equivalente (CO2eq) nel giro di un anno, ha comunicato oggi l'Ufficio federale dell'energia (UFE) che illustra il rapporto annuale sull'attuazione dell'iniziativa.
Mentre il consumo medio di energia finale di questi partecipanti nel 2023 è rimasto pressoché stabile rispetto all'anno precedente, il consumo di corrente è leggermente aumentato, osserva l'UFE. Ciò è dovuto alla maggiore diffusione di veicoli elettrici e pompe di calore. Per quanto riguarda l'elettricità, entro il 2026 il 100% dovrebbe provenire da fonti rinnovabili. Questo obiettivo, viene sottolineato nella nota, non è stato ancora raggiunto da tutti i prestatori di servizi di pubblica rilevanza a causa della disponibilità limitata di elettricità "pulita".
L'impronta dei viaggi d'affari - Rispetto al 2022, le emissioni di gas serra legati agli spostamenti per motivi professionali sono aumentate del 19%, passando da 58'000 a 69'000 tonnellate di CO2eq, sottolinea l'UFE. Questo incremento può essere in parte attribuito all'ulteriore revoca delle restrizioni di viaggio a livello mondiale dopo la fine della pandemia. Ciononostante, secondo il rapporto, alcuni operatori sono riusciti a ridurre le emissioni generate dal traffico commerciale.
L'iniziativa Energia e clima esemplari accomuna prestatori di servizi di pubblica rilevanza e investitori istituzionali che contribuiscono all'attuazione della Strategia energetica 2050 e dell'Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici del 2015, indica il comunicato. Particolare attenzione è rivolta all'efficienza energetica, alle energie rinnovabili e ai flussi finanziari rispettosi del clima.
Tra i firmatari figurano l'Amministrazione federale civile, le FFS, la BLS, gli aeroporti di Zurigo e Ginevra, la Posta, il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) e la SSR.