C'è preoccupazione per i lavori che interesseranno il ponte Lueg.
BOLZANO / AIROLO - Quasi due chilometri su una sola corsia. È il destino che toccherà a milioni di automobilisti che, dal primo gennaio 2025, si troveranno a transitare lungo il ponte Lueg, sull’autostrada del Brennero. Il motivo è da ricercare in gravi problemi strutturali. Per avere un’idea, su quel tratto sono transitati, solo nel 2023, 2,4 milioni di camion e 11 milioni di automobili. I lavori di ammodernamento partiranno nella primavera del 2025 e dureranno qualche anno, si dice fino al 2030.
Le conseguenze in Svizzera - Ciò significa un incremento dei disagi alla circolazione. E, verosimilmente, come precisato dagli esperti, ciò porterà allo spostamento del traffico pesante in Svizzera. Del resto, l’automobile club tedesco e austriaco consiglia proprio di evitare le strade “locali” e di compiere “il giro” passando per la Confederazione.
I disagi al Gottardo - In particolare, si teme un aumento degli ingorghi ai portali del Gottardo, soprattutto durante i giorni festivi e il periodo estivo. Non è possibile stimare i disagi, ma la situazione è destinata a peggiorare in misura importante.
I lavori in Germania - Peraltro, non si tratta dell’unico problema viabilistico. Per la seconda metà del 2024, l'UFT prevede un ulteriore calo significativo del trasporto ferroviario a causa dei lavori di costruzione delle vie di accesso alla NTFA in Italia e in Germania. L'Iniziativa delle Alpi condivide questa «preoccupante» valutazione. Con una nuova iniziativa, Jon Pult, presidente dell'Iniziativa delle Alpi e consigliere nazionale, mette in guardia «da un peggioramento della situazione a causa dei grandi cantieri nei Paesi vicini».
Le ferrovie tedesche - La ristrutturazione generale della rete ferroviaria tedesca, che durerà almeno fino al 2031, «porterà alla chiusura per mesi di tratte critiche del corridoio merci nord-sud. Se il gestore dell'infrastruttura tedesca (InfraGO) dovesse aumentare del 14,8% le tariffe di traccia per il trasporto merci entro il 2026, come annunciato, ciò comporterà un pesante onere per il trasferimento a nord delle Alpi».
«Campagna di educazione» - «Stiamo cercando di minimizzare il più possibile gli effetti negativi del traffico a una sola corsia per gli utenti» spiega Alexander Holzedl, portavoce per i media di Asfinag. «Lanceremo una campagna informativa in Austria e nei paesi limitrofi - aggiunge - “educare” gli automobilisti, i trasportatori e le imprese turistiche»