La richiesta al consiglio federale arriva da 45 organizzazioni.
BERNA - Un'alleanza guidata dall'ONG AlgorithmWatch CH ha consegnato oggi alla Cancelleria federale una petizione per regolamentare l'intelligenza artificiale (IA). Oltre 45 organizzazioni chiedono al Consiglio federale di rendere la protezione contro la discriminazione una priorità nelle future normative sull'IA.La petizione giunge al momento giusto: l'intelligenza artificiale sarà uno dei temi principali all'ordine del giorno della prossima sessione invernale del Consiglio federale.
«Occorre proteggere contro la discriminazione da parte dell'IA non solo dal punto di vista dei diritti fondamentali, ma anche da un punto di vista sociale, etico ed economico. Nessuno trae vantaggio dall'uso improprio e ingiusto dell'IA. Spetta ora al Consiglio federale assumersi le proprie responsabilità», ha dichiarato Angela Müller, direttrice di AlgorithmWatch CH, consegnando la petizione.
Questo «appello al Consiglio federale», come l'organizzazione non governativa chiama la petizione, è sostenuto da oltre 45 associazioni, tra cui UNICEF, Amnesty International e la Federazione romanda dei consumatori. Non appena l'appello è stato lanciato, più di 70 personalità svizzere di spicco hanno dato il loro sostegno. Da allora è stato firmato da quasi 3'000 persone.
La petizione gode di un ampio sostegno da parte del Parlamento. Membri del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati di tutti i principali partiti, a eccezione dell'UDC, hanno firmato l'appello. Durante la sessione estiva sono già state presentate due mozioni alla Camera del popolo, con un grande appoggio trasversale ai partiti.