Nel pomeriggio il Consiglio Federale annuncerà la percentuale del rincaro, ormai certo. E in Ticino sarà probabilmente salato.
BERNA - Questo giovedì pomeriggio alle ore 14, da Berna la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider comunicherà - a nome del Consiglio Federale - le nuove tariffe da applicare ai premi delle assicurazioni malattia per il 2025.
Non è nota l'entità ma è ormai sicuro che dopo quello del 2023 e del 2024 quello che ci aspetta è un terzo anno di rincari.
Stando ai bene informati, scrive 20 Minuten, si tratterà di un aumento «forte» che colpirà in maniera particolarmente dura alcuni cantoni. Visti i precedenti degli scorsi anni, soprattutto quello dell'ultimo anno, è assai verosimile che il Ticino possa essere uno di questi.
I motivi, ahimé, non cambiano: l'aumento è calcolato tenendo conto dei costi delle cure e sappiamo ormai da tempo che il nostro cantone - relativamente piccolo, demograficamente (sempre più) anziano e con un grande numero di strutture ospedaliere e paraospedaliere - in questo senso è particolarmente esoso.
Un buon indice per capire l'entità del rincaro sono le proiezioni - pubblicate a luglio sempre da 20 Minuten - dell'aumento dei costi della salute in Svizzera, basate sui dati del primo semestre del 2024. Si tratta di uno sguardo parziale, certo, ma comunque in grado di darci una traccia di quali potrebbero essere le aree più “calde” della Confederazione e l'entità della "stangata" in bolletta.
Stando alle cifre, quindi, la media svizzera registra un aumento delle spese del settore sanitario attorno al +5,1%, un punto a metà di una forchetta molto ampia che va dal rosso acceso del Giura (+10,79%) al sorprendente verde di Obvaldo (-1,45%).
Il Ticino, invece, non sarà il fanalino di coda ma resta comunque fra i cantoni peggiori con un aumento dei costi della salute attorno al 6,89%. Non è quindi assurdo aspettarsi una rincaro (almeno) analogo.
Sono previsioni, queste, non troppo lontane dalle stime di bonus.ch di inizio settembre che vorrebbero però percentuali un po' più salate con un incremento mediano del 7% per tutta la Svizzera (l'anno scorso era stato del 6,6%).
Il motivo, riporta il portale, sarebbe da ricercare nelle grosse perdite registrate dalle assicurazioni (stimate attorno a 1,2 miliardi di franchi) lo scorso anno malgrado l'adeguamento verso l'alto delle fatture.
Anche un'analisi dell'Unione Sindacale Svizzera (Uss) pubblicata ad agosto, parlava di una bolletta più salata fra il 6% e il 10%.