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BERNA«Una terza stangata consecutiva che mette a dura prova gli assicurati»

26.09.24 - 14:27
La ricetta di Comparis, dopo l'annuncio dell’ennesimo aumento: «Occorre più margine di manovra per i modelli assicurativi alternativi»
TiPress
«Una terza stangata consecutiva che mette a dura prova gli assicurati»
La ricetta di Comparis, dopo l'annuncio dell’ennesimo aumento: «Occorre più margine di manovra per i modelli assicurativi alternativi»

BERNA - Dopo i grandi tagli del 2022, che si sono tradotti in un calo medio dell’1,4%, i premi dell’assicurazione malattia di base sono tornati a salire. Nel 2023 sono infatti cresciuti del 6,6%, mentre nel 2024 dell’8,7%. Nel 2025 ci sarà un aumento medio del 6%, come annunciato oggi dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).

Non si sono fatte attendere le reazioni. Come quella di Comparis, che ha chiamato in campo l’esperto in assicurazione malattia Felix Schneuwly. Questi identifica tre motivi dietro l'ennesimo rincaro: «In primo luogo la necessità di ricostituire le riserve che le casse malati hanno dovuto ridurre su richiesta della politica, in secondo luogo l’aumento del consumo di prestazioni mediche assicurate e infine il rincaro».

«Questa terza stangata consecutiva sui premi mette a dura prova molti assicurati, in particolare le economie domestiche che finora non hanno beneficiato di una riduzione individuale dei premi», continua Schneuwly. Negli ultimi anni, infatti, sono aumentati anche i tassi ipotecari, gli affitti e i prezzi dell’energia e dei generi alimentari.

Secondo l’esperto, dopo il no della popolazione all’iniziativa per il freno ai costi occorre fare in modo che l’efficienza e la qualità siano economicamente più vantaggiose per tutti gli operatori coinvolti nell’assistenza medica rispetto al semplice aumento delle prestazioni. «È importante che il Parlamento conceda alle casse malati e ai fornitori di prestazioni mediche un maggiore margine di manovra per i modelli assicurativi alternativi (MAA) nell’ambito della Legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal)», chiede Schneuwly.

Concretamente, Comparis considera opportune le seguenti modifiche:

    • possibilità di stipulare contratti pluriennali in alternativa ai contratti annuali
    • maggiore flessibilità nell’impiego di personale medico specializzato
    • maggiore flessibilità nel rimborso delle prestazioni mediche assicurate invece di tariffe puramente basate sulla quantità
    • premi calcolati autonomamente per i prodotti MAA e non basandosi sul premio di riferimento dell’assicurazione di base standard 

Secondo Schneuwly, i miglioramenti nella compensazione dei rischi degli ultimi anni hanno incentivato l’investimento nei MAA. «Con queste quattro misure aggiuntive e un sì al finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie ambulatoriali e stazionarie il 24 novembre 2024 si potrebbe dare un’ulteriore spinta all’assistenza medica coordinata con nuovi MAA», conclude convinto l’esperto.

Il fornitore di prestazioni supplementare per il coordinamento delle prestazioni mediche assicurate, rimosso dal Consiglio nazionale nell’ambito del pacchetto di contenimento dei costi 2 e reinserito nel progetto dal Consiglio degli Stati, sarebbe invece la fine dei modelli assicurativi alternativi e comporterebbe un aumento dei costi, perché un fornitore di prestazioni supplementare che coordina senza responsabilità sui costi e la qualità comporterebbe solo costi aggiuntivi.

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COMMENTI
 

Ti_vedo 1 mese fa su tio
Cancellare la LAMal? Togliere ai lobbisti delle assicurazioni il loro balzello? Sarebbe peggio di oggi?

Eneri 1 mese fa su tio
Qui si sostengono gli Ucraini e si "uccidono" i Ticinesi. Ribellione!

yvan 1 mese fa su tio
Fintanto che il popolo si limita a reclamare ma non si ribella questo scempio andrà avanti mettendo tutti quanti con il deretano per terra.

Mac67 1 mese fa su tio
... mi ricordo prima della "geniale" riforma della LaMal compiuta tempo immemore fa ... della "meravigliosa" Dreifuss ... i prezzi sono esplosi e paradossalmente tra franchigie, cose che non vengono riconosciute ridicole ... devi fare un esame che pagano, devi prendere un farmaco per effettuarlo e questo di po ho franchi non è riconosciuto! la riforma per analogia è come se in un settore privato, assicurativo come per auto, per legge si obbligasse le assicurazioni a chi ha RC di corrispondere prestazioni della casco totale ... senza pensare all'esplosione dei costi che sarebbe palese per qualunque persona che sappia contare almeno fino a 3 .... Se questa socialista , tanto "paritaria " avesse calcolato quanto quella riforma sarebbe costata e avesse generosamente introdotta una sovvenzione federale, visto che è tanto "generosa" non saremmo a questo disastro ... per chi si ricorda , si paga poco, non esistevano franchigie, chi stava male era curato gratuitamente. Ovviamente non pagavano quello che non era indispensabile. Se volevi coprire quelle spese al posto di avere solo RC , facevi un assicurazione casco parziale o totale , aveva senso e pagavi da - di 100 chf base a 200/300 per privata ! adesso partiamo da 500 a più di 1000 e sono scaricabili fiscalmente 5'500 in Ticino, quindi paghi fino a più del doppio , soldi tassati che non sono però disponibili! questo sistema è fallimentare ! Grazie Socialisti per lo splendido regalo ( ovviamente fatto votare per per non addossarsi la colpa politica)

RemusRogue 1 mese fa su tio
Wow sicuri che si può commentare, perché ormai non si può più commentare niente... sicuri sicuri che non volete chiudere anche qui, perché almeno non perdo tempo.
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