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SVIZZERAIl mondo della sanità e la politica «preoccupati» per la stangata sulla cassa malati

26.09.24 - 15:21
Le organizzazioni FMH e H+ invocano una riforma del sistema. Preoccupazione anche per Curafutura. Dure le reazioni della politica
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Fonte Ats
Il mondo della sanità e la politica «preoccupati» per la stangata sulla cassa malati
Le organizzazioni FMH e H+ invocano una riforma del sistema. Preoccupazione anche per Curafutura. Dure le reazioni della politica

BERNA - L'organizzazione che riunisce gli ospedali svizzeri H+ dichiara di prendere atto «con grande preoccupazione» dell'aumento dei premi delle casse malattia annunciato oggi, 26 settembre, per il 2025.

H+ - Allo stesso tempo, la situazione finanziaria di ospedali e cliniche continua a peggiorare. «Il sistema deve essere assolutamente ripensato e sono indispensabili riforme efficaci», sottolineano.

Il trasferimento al settore ambulatoriale è un fattore importante per il contenimento dei costi. «Tuttavia, a causa di incentivi indesiderati, il numero di interventi ambulatoriali in Svizzera è ancora troppo basso. Il potenziale di risparmio non è sfruttato», ritiene H+ in una presa di posizione odierna.

Misure - Per porvi rimedio e contribuire alla sostenibilità del settore sanitario, sono pronte due misure utili e praticabili: i forfait per le cure ambulatoriali combinati con la tariffa TARDOC e il finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie.

Il nuovo sistema tariffario potrà entrare in vigore nel 2026. H+ invita i partner e i politici «a non tergiversare ulteriormente» e chiede loro di sostenere il compromesso elaborato. «Per quanto riguarda il finanziamento uniforme, è fondamentale che l'elettorato accetti questo progetto il 24 novembre», sottolinea l'associazione.

FMH - La Federazione dei medici svizzeri (FMH) deplora l'aumento dei premi delle assicurazioni malattia annunciato quest'oggi, dichiarandolo «non necessario». E aggiunge, «sono disponibili riforme che potrebbero porre fine a questa costante crescita».

Un finanziamento uniforme delle prestazioni, ovvero la modifica della legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal) in votazione il prossimo 24 novembre, «potrebbe rafforzare sia le cure ambulatoriali che quelle stazionarie», afferma la FMH. Inoltre garantirebbe un «miglior coordinamento del sistema sanitario, riducendo al contempo l'onere degli assicurati», aggiunge.

Curafutura - «Occorre intervenire urgentemente per alleggerire l'onere finanziario a carico degli assicurati», lo sostiene l'associazione degli assicuratori malattia Curafutura, secondo cui la riforma del finanziamento uniforme delle prestazioni, sulla quale il popolo dovrà esprimersi il 24 novembre, «permetterà di ridurre i costi e realizzare risparmi da 1 a 3 miliardi di franchi».

In un comunicato pubblicato oggi, in seguito all'annuncio sul nuovo aumento, dei premi Curafutura chiede anche «un miglioramento della pianificazione ospedaliera a livello sovraregionale. La Svizzera conta 278 ospedali. Troppi», sottolinea Curafutura.

CLASS - Il netto aumento dei premi annunciato, che ha un forte impatto sui sussidi, «graverà enormemente sui bilanci cantonali», secondo la Conferenza latina degli affari sociali e della sanità (CLASS). A suo avviso il sistema di concorrenza previsto dalla LAMal non funziona più.

Quando un gran numero di assicurati, nel tentativo di limitare le proprie uscite, opta per casse che offrono premi più bassi, queste ultime a loro volta dovranno aumentare i premi l'anno successivo», i ministri della Sanità e degli Affari sociali dei cantoni di Berna, Friburgo, Ginevra, Giura, Neuchâtel, Ticino, Vallese e Vaud.

CDS - «Tutti gli attori del sistema sanitario hanno il dovere di adottare misure per arginare i costi». A dirlo è il presidente della Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS), Lukas Engelberger, il quale ritiene che il finanziamento uniforme delle prestazioni in votazione il prossimo 24 novembre costituisce «un importante passo avanti». Il presidente della CDS aggiunge che «in linea di principio, l'andamento dei premi segue quello dei costi. Per ridurre l'onere dei premi, occorre quindi contenere anche la crescita dei costi», dice Engelberger.

OSP - Per l'Organizzazione svizzera dei pazienti (OSP), l'aumento dei premi rappresenta soprattutto «un grosso onere per le famiglie. Tutti i soggetti coinvolti dovrebbero essere responsabilizzati».

SKS - L'associazione svizzerotedesca per la tutela dei consumatori Stiftung für Konsumentenschutz (SKS) ritiene che l'aumento dei premi dell'assicurazione sanitaria «rappresenti un onere enorme per le famiglie con reddito medio-basso. I nuovi prezzi comporterebbero un rischio per la salute, perché un numero sempre maggiore di persone rinuncerà a cure mediche necessarie per motivi economici».

La politica - Il Centro si è detto preoccupato per gli aumenti annunciati. «La classe media e le famiglie già oggi soffrono per il continuo incremento dei costi», si legge in una presa di posizione pubblicata su X. «Il sistema sanitario è diventato un cartello, in cui gli attori si coprono fra loro e impediscono l'abbassamento dei corsi», afferma il presidente Gerhard Pfister.

Il PS si dice dal canto suo "scioccato" per la nuova "esplosione" dei premi, che peserà ancora maggiormente sulla popolazione. «L'esplosione dei premi segue la logica del programma di smantellamento - dice Karin Keller-Sutter. E ancora «la popolazione ne paga il prezzo, senza che le assicurazioni e l'industria farmaceutica vengano messi di fronte alle loro responsabilità», ha affermato Mattea Meyer, consigliera nazionale zurighese e co-presidente socialista.

Secondo i Verdi il sistema ha ormai esaurito l'ossigeno. Gli ecologisti chiedono l'instaurazione immediata di premi proporzionali al reddito e al patrimonio, conformemente a una mozione in tal senso depositata in Parlamento.

Più a destra il PLR afferma che tutto ciò «non può continuare così». Il PLR deplora il fatto che i dirigenti dell'UDC si battano «fianco a fianco con i sindacati e il PS contro la riforma, allineandosi sempre più alle ricette socialiste».

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