Secondo i documenti del DATEC, i costi causati dalla mobilità sono molto più alti di quanto stimato nei decenni precedenti.
BERNA - I costi della mobilità in Svizzera sono stati sottovalutati per decenni? La risposta, stando a quanto riporta la NZZ, è affermativa.
Le cifre - Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) ha infatti rifatto i calcoli, ottenendo cifre molto più alte rispetto al passato. Stando ai documenti, si parla di un incremento del 70%, passando da una spesa prevista di 15,7 a 26,7 miliardi l’anno.
I costi - Chi viaggia in auto, in treno o in aereo paga una parte del costo della mobilità scelta con la benzina, la vignetta o il biglietto. Poi ci sono anche i costi esterni: per esempio, i danni causati alla salute dal traffico, dai fumi di scarico o dal rumore sono costi da considerare poiché verranno pagati dai cittadini o dalle generazioni future.
Il cambio di paradigma - Stando alle ultime analisi, quindi, il computo totale delle spese relative alla mobilità sarebbe esploso. Il motivo principale è da ricercare nel costo per tonnellata di CO2: prima, era stimato 140 franchi, ora la nuova cifra è 430. Il rincaro è dovuto a una migliore conoscenza del danno climatico. Il nuovo modello di calcolo è stato messo a punto da esperti internazionali ed è quello utilizzato anche dall’Agenzia federale tedesca per l'ambiente.
I costi lieviteranno - Le modalità di trasporto sono responsabili di questo “salasso” in misura diversa. Secondo i documenti del DATEC, in prospettiva, i costi legati agli aerei saranno quelli che cresceranno in misura maggiore (+150%). Segue il trasporto ferroviario (+60%). Però, la parte del “leone” continuerà a farla il trasporto su gomma: i costi passeranno da 10,8 a 17.3 miliardi.
Critiche al sistema - Non mancano, però, voci critiche alle nuove stime. Per il docente di economia Reiner Eichenberger i conteggi non considerano, per esempio, «i sussidi per il trasporto pubblico e i costi delle infrastrutture. Le cifre sono distorte e dipingono un quadro unilaterale negativo nei confronti delle automobili».
Il rapporto del DATEC sarà pubblicato in ottobre - Il rapporto federale sui "costi e benefici esterni dei trasporti", che farà luce su alcune delle questioni in gioco nella votazione sulle autostrade del 24 novembre, sarà pubblicato in ottobre. In ritardo rispetto agli anni precedenti, ma prima del voto. Gli oppositori dell'ampliamento della rete autostradale hanno sospettato che la Confederazione volesse ritardare la pubblicazione del rapporto per non mettere a rischio il progetto in votazione il 24 novembre. Di solito questo documento sulla mobilità viene pubblicato in estate.