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SVIZZERAUniversità Zurigo, ex dipendente avrebbe falsificato risultati di una ricerca

29.09.24 - 16:11
«Sarebbero stati inseriti, in documenti scientifici, esperimenti di laboratorio su topi mai eseguiti»
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Fonte Ats
Università Zurigo, ex dipendente avrebbe falsificato risultati di una ricerca
«Sarebbero stati inseriti, in documenti scientifici, esperimenti di laboratorio su topi mai eseguiti»

ZURIGO - Un ex dipendente del celebre scienziato Adriano Aguzzi presso l'Istituto di Neuropatologia dell'Ospedale universitario di Zurigo «avrebbe falsificato i risultati di una ricerca». Secondo a informazioni diffuse oggi, l'Università di Zurigo ha avviato un'indagine in marzo.

Il ricercatore, che ha lavorato per Aguzzi fino a due anni fa, «avrebbe inserito in documenti scientifici esperimenti di laboratorio su topi mai eseguiti». La notizia è stata riportata dal "Sonntagsblick".

In particolare, il ricercatore «avrebbe riutilizzato immagini al microscopio di cervelli di topi provenienti da studi precedenti per falsificare i risultati della ricerca desiderati. Tali risultati sono poi stati pubblicati su riviste scientifiche internazionali», scrive il domenicale svizzero-tedesco.

L'ex dipendente avrebbe ammesso nel frattempo le sue manipolazioni, come riportato dal "Sonntagsblick". Aguzzi, che è pure professore ordinario di Neuropatologia presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Zurigo (UZH), ha quindi dovuto correggere o revocare diverse pubblicazioni negli ultimi mesi.

Inoltre, erano emerse incongruenze anche in precedenti lavori di Aguzzi pubblicati intorno al 2010, che non avevano nulla a che fare con gli esperimenti falsificati sugli animali. Aguzzi non si è ancora espresso pubblicamente in merito.

Indagine in corso - L'Università di Zurigo ha indicato oggi all'agenzia Keystone-ATS che è «in corso un'indagine per vedere pure quali pubblicazioni siano interessate», si legge.

Le riviste scientifiche decideranno in merito «alle correzioni delle pubblicazioni dopo averne discusso con gli autori» ha aggiunto l'ateneo. L'UZH non ha potuto fornire ulteriori informazioni a causa dell'indagine in corso. L'università si impegna a rispettare le buone pratiche scientifiche, prende sul serio le accuse e sta indagando.

Aguzzi ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro. Nel 2017, la regina Mathilde del Belgio gli ha conferito il Premio Baillet Latour per la salute, dotato di 250'000 euro, per i suoi «studi pionieristici sulle cause delle malattie neurologiche causate dai prioni».

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