Odori, rumori, anomalie strutturali possono rendere difficile la vita dell'inquilino
ZURIGO - Casa che vai, difetti che trovi. Odori, rumori, anomalie strutturali possono compromettere la qualità di vita dell'inquilino che, in certi casi, può chiedere una riduzione del canone d'affitto.
Stando a una guida pubblicata dal Blick, rifacendosi alle indicazioni dell'avvocato sangallese Martin Züst, alcune volte è possibile farne richiesta. Ecco quali.
Riscaldamento e temperatura - Uno dei problemi più comuni negli appartamenti in affitto sono le stanze troppo fredde o troppo calde. Il locatore ha il dovere di garantire una temperatura dell'ambiente confortevole. In caso contrario, può essere inoltrata la domanda.
Secondo l'avvocato, ad esempio, se la temperatura della stanza è inferiore a 18 gradi, il pagamento dell'affitto deve essere tagliato del 20%. In alcuni casi, stando allo storico di Züst, il canone di locazione è già stato ridotto del 50% in presenza di riscaldamento insufficiente. Si tratta chiaramente di una riduzione temporanea: può essere applicata nei mesi invernali o fino alla riparazione del guasto.
La muffa - Un'altra questione riguarda la presenza di muffa, dovuta non tanto alla mancanza di areazione della casa, ma a difetti di costruzione. Può infatti provocare asma e altri problemi respiratori, soprattutto nei bambini e nelle persone con un sistema immunitario compromesso. In questo caso, a seconda della gravità, sono state concesse riduzioni dell'affitto dal 20 al 50%. Rimane comunque da chiedersi se valga la pena vivere in un posto non sicuro per la propria salute: in questo caso, l'inquilino ha infatti il diritto di rescindere immediatamente il contratto.
Rumore - Persino vivere in un contesto troppo rumoroso può implicare una diminuzione del canone di affitto. Se i rumori di fondo costanti - dovuti a una scarso isolamento acustico dell'immobile - causano stress, disturbi del sonno e altri problemi di salute, l'inquilino può farne richiesta. In caso di vicinanza a cantieri, potrà essere temporanea e compresa in una forbice tra il 10 e il 30%. Per inquinamento acustico costante, dovuto a isolamento inadeguato, si può ottenere una riduzione permanente del 10%.
Cattivi odori - Ci sono poi i cattivi odori che possono dare fastidio. Fumo di sigaretta, ma anche i fumi provenienti dalla vicina attività ristorativa possono rovinare la quotidianità delle persone. In certe situazioni, a causa del fumo è stata applicata uno sconto del 10%. In due casi, in cui il sistema di ventilazione era difettoso e l'appartamento si trovava vicino a dei ristoranti, è stato ridotto del 20-30%.
Presenza di parassiti - Infine, l'avvocato fa un appunto alla presenza di scarafaggi e altri parassiti. Il padrone di casa deve occuparsi della disinfestazione, chiedendo l'intervento di un professionista. Se la qualità di vita è compromessa, a ogni modo, gli inquilini hanno diritto a ricevere uno sconto sul canone d'affitto.